‘Doping? Di nuovo!?’ | Pogba sconvolto al controllo antidoping: è virale il VIDEO dello scandalo

Paul Pogba con la maglia della Juventus - Foto Lapresse - Jmania.it
Paul Pogba con la maglia della Juventus – Foto Lapresse – Jmania.it

Un video smaschera Paul Pogba, già teso al momento dell’annuncio del test antidoping da svolgere, era al corrente del pericolo

Paul Pogba è stato ufficialmente squalificato per ben quattro anni con il Tribunale nazionale antidoping ha accolto le richieste della procura. Il centrocampista della Juventus era stato trovato positivo a un metabolita del testosterone in un controllo a seguito della trasferta di Udine, primo impegno di campionato della stagione in corso, dove era sceso in campo. La sospensione, infatti, era avvenuta il 12 settembre.

La sentenza potrà essere impugnata davanti al Tas, tribunale arbitrale dello sport di Losanna, dai legali del giocatore. I giudici hanno quindi deciso di non accogliere le istanze della difesa che aveva optato per non patteggiare e sperava di dimezzare quantomeno la pena.

Le controanalisi avevano confermato la positività e adesso, a 31 anni, la sua parabola calcistica è destinata ad avere un triste epilogo, con la carriera messa a serio rischio, a prescindere dal contratto che lo lega ai bianconeri fino al 2026.

Tornato a Torino un anno e mezzo fa, prima è stato bloccato da vari infortuni che ne hanno limitato l’utilizzo da parte di mister Allegri e poi è arrivata la sospensione che lo ha reso indisponibile, costringendo la Juventus a correre ai ripari provando nuove soluzioni nella mediana.

Il video con Paul Pogba preoccupato prima di fare il test antidoping

In un video che è stato pubblicato su X, in seguito all’emessa sentenza di condanna, si mostra la faccia preoccupata del giocatore transalpino quando è chiamato ad effettuare un nuovo test antidoping prima di andare nello spogliatoio dell’Old Trafford, quando vestiva la maglia del Manchester United.

Le prestazioni erano progressivamente diminuite, con una minore incisività in fase offensiva e diverse difficoltà nel fraseggio della palla in mezzo al campo, che avevano spinto il club inglese a rispedirlo in Italia.

Dal debutto in Serie A al giorno della sua condanna definitiva

Erano lontani i tempi dei suoi esordi, quando si era imposto tra le ali più complete e talentuose d’Europa conquistando il posto da titolare in una Juventus che era arrivata per ben due volte a giocarsi la conquista della Champions League.

Il peso delle alte aspettative può averlo spinto a commettere quest’ingenuità che pagherà a caro prezzo con una carriera calcistica che potrebbe finire proprio in questo modo.