Addio Juventus, offerta migliore e tanti saluti | Notizia bomba di queste ore

Gianluca Ferrero, presidente della Juventus, presente all’allenamento a porte aperte alla Continassa. 15 luglio 2023 (© LaPresse)

I bianconeri hanno dovuto dire addio a uno dei proprio uomini migliori: ha ricevuto un’offerta irrinunciabile dalla Spagna.

Dopo nove scudetti consecutivi, non è stato semplice abituarsi alla mediocrità. Tutti i cicli hanno una fine e quello della Juventus è durato anche troppo, qualcosa probabilmente non rivedremo mai più nella storia del calcio italiano. Da quando è stato sollevato l’ultimo titolo ad agosto 2020, senza avere neanche la possibilità di festeggiarlo insieme ai tifosi, ne sono accadute di cose alla Continassa, anche troppe.

E così, quella che era divenuta la normalità – essere in testa alla classifica – adesso viene vissuto in modo completamente diverso, anche se si tratta di una sola notte. È la rappresentazione che, forse, dopo tre anni di caos completo, si stia effettivamente costruendo nuovamente qualcosa.

Il gol di Arkadiusz Milik allo scadere ha dato ai bianconeri uno stimolo in più per affrontare la settimana che li accompagnerà all’appuntamento con la Fiorentina, per il big match dell’undicesimo turno di Serie A. L’ultimo successo in campionato all’Artemio Franchi è datato 1° dicembre 2018, quasi cinque anni fa.

Di cose ne sono certamente cambiate nel frattempo. Di quella squadra sono rimasti solo sei superstiti: Szczesny e De Sciglio, che erano in campo dal primo; Kean, che subentrò al posto di Mandzukic; Perin, Pinsoglio e Rugani, che la guardarono dalla panchina. C’è lo stesso allenatore, che all’epoca era alla sua ultima stagione e poi è tornato. Non è rimasto nessuno, invece, di quella dirigenza che aveva posto le basi di quel ciclo vincente.

Figura apicale

Le vicende dell’inchiesta Prisma hanno completamente azzerato il CdA bianconero, che dall’oggi al domani, circa un anno fa, si è trovato senza una guida, senza un punto di riferimento. Elkann si è così affidato ai suoi uomini di fiducia ancora disponibili, ai quali ha affidato compiti di rilievo per ricostruire la Juventus. Uno di questi è Matteo Tognozzi, promosso a capo dello scouting.

Nonostante il suo nome non dica molto al grande pubblico, dicono sicuramente di più i nomi dei talenti che ha contribuito a portare alla Continassa: Dean Huijsen, Matias Soulé, Samuel Iling-Junior, Kenan Yildiz e Enzo Barrenechea. Assieme a Federico Cherubini è stato il principale promotore della seconda squadra, adesso nota come Next Gen.

Matteo Tognozzi, capo scouting della Juventus, presente all’Allianz Stadium durante una partita dei bianconeri. (© Juventus FC)

Passato e futuro

Dopo aver lavorato per sei anni all’estero tra Zenit San Pietroburgo, Amburgo e Bayer Leverkusen, nel luglio 2017 Fabio Paratici lo volle a Torino come suo braccio destro. La sua crescita è stata rapida, al punto che è stato più volte rumoreggiato che potesse prendere il posto di Cherubini, dopo lo stop forzato.

E, invece, sarà il nuovo direttore sportivo del Granada, avventura che comincerà a breve. La Juventus l’ha ringraziato con una nota apparsa sul proprio sito web, ma avrebbe preferito senz’altro tenersi uno dei suoi uomini migliori.