Terremoto in Serie A: lunga squalifica per minacce all’arbitro | Torna in campo ad ottobre

La serie A è scossa da un caso che è emerso nell’ultima giornata di campionato, l’arbitro è stato minacciato, è in arrivo una sanzione
Il testa a testa per la vittoria dello Scudetto tra Inter e Napoli arriva alla sua conclusione con gli ultimi 90 minuti. I nerazzurri saranno impegnati a Como ma per sorpassare i partenopei devono confidare in un loro passo falso contro il Cagliari, in un Maradona infuocato che è pronto per festeggiare il quattro titolo nazionale.
Lo scorso weekend entrambe le squadre non sono andate oltre il pari. La capolista è stata bloccata sullo 0 a 0 dal Parma, in un campo, il Tardini, che ha visto cadere diverse Big del campionato.
La squadra di Inzaghi non ne ha approfittato al Meazza di fronte a una Lazio che aveva necessità di vincere per alimentare le speranze di quarto posto. I biancocelesti hanno dato filo da torcere ai padroni di casa e hanno recuperato per due volte lo svantaggio.
Nel finale gli animi si sono accesi, con episodi che potrebbero risultare decisivi, come l’errore sotto porta di Marko Arnautovic e l’assegnazione del penalty, poi trasformato da Pedro, autore di una doppietta.
Un rigore che può decidere il campionato
L’arbitro Chiffi ha fischiato per un tocco di braccio di Yann Bisseck in area. L’Inter ha optato per il silenzio stampa nel post partita, in segno di protesto, in una vigilia già tesa a causa della scelta di Guida, della sezione di Torre Annunziata, come AVAR.
Il direttore di gara è stato chiamato al monitor e ha impiegato poco tempo per confermare la sua impressione e spedire la Lazio dagli undici metri.

Il top player ha parlato con toni accesi nei confronti dell’arbitro
A colpire è stato uno scambio con Nicolò Barella, visibilmente contrariato. Alla richiesta dell’arbitro di mantenere la calma, il centrocampista nerazzurro ha risposto con frustrazione: “Sto tranquillo, mi sto giocando la vita“.
Parole che testimoniano la tensione e la gigantesca posta in palio, con l’Inter che rischia di vanificare l’ottimo percorso e il rendimento costante di questi mesi, con la concreta possibilità di non alzare nessun trofeo, né la Champions né lo Scudetto, a un passo dal traguardo. Un fischio corretto, anche se Barella è ora attenzionato per l’accesa protesta.