PUTIFERIO UEFA: il presidente ha tentato di corrompere l’arbitro | Gli ha offerto un mucchio di soldi

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Logo Uefa (Photo by Sebastian Widmann/Getty Images)

Il calcio mondiale travolto dallo scandalo: ha confessato tutto. Ha tentato di corrompere l’arbitro e falsare la partita.

Il fallimento del Brescia, arrivato a seguito di alcune irregolarità fiscali accertate dalla giustizia italiana, è purtroppo l’ennesima prova di come il nostro calcio non riesca in alcun modo a liberarsi da un sistema e da un modo di lavorare che conducono tutti fin troppo spesso fuori dai binari della legalità.

D’altronde, nelle categorie minori, fallimenti, irregolarità e sanzioni da parte della federazione nei confronti dei club sono all’ordine del giorno. Un problema endemico e sistemico che la politica italiana non ha mai voluto davvero affrontare, al punto che ormai non c’è stagione in cui non assiste al fallimento o alle indagini nei confronti di un club.

E pecca di ingenuità chi pensa che il problema riguarda soltanto le serie minori. Basti solo pensare alla Juventus. Anche i bianconeri infatti tre anni fa sono finiti al centro di uno scandalo di proporzioni enormi, che d’altronde è il motivo per cui è adesso Elkann ad avere in mano il controllo del club bianconero.

L’inchiesta Prisma ha travolto l’intero ambiente come un vero e proprio fulmine a ciel sereno. All’inizio, nel dicembre del 2023, le dimissioni di Andrea Agnelli e del suo Cda sembravano inspiegabili, anche perché arrivavano nel bel mezzo della stagione.

L’inchiesta Prisma che ha costretto Agnelli alle dimissioni

Come si è scoperto in seguito, quello dell’ex presidente bianconero era purtroppo un atto dovuto.

In quel momento infatti Agnelli insieme ad altri dirigenti, come Nedved e Paratici, aveva ricevuto un avviso di garanzia in un’inchiesta che avrebbe poi portato la squalifica della Juventus dalle coppe europee per un anno intero, oltre che la grottesca penalizzazione a campionato in corsa sotto la guida di Allegri, che in quel caso fu bravissimo a calmierare e gestire un gruppo sconvolto da quanto accadeva fuori dal campo.

 

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Scandalo nel calcio, ha tentato di corrompere l’arbitro

Ma che il malaffare e la corruzione nel calcio non riguardano solo il nostro paese, è emerso chiaramente in questi giorni, da alcune dichiarazioni scioccanti rilasciate dall’ex presidente del Valencia, che ha candidamente ammesso di aver tentato di corrompere un arbitro per assicurarsi il risultato di una partita.

Paco Roig ha infatti dichiarato, riferendosi a una partita contro il Bayern Monaco nel 1996: “Provai a comprare una partita tramite un agente, che però mi ha fregato. Mi disse di essere molto vicino all’arbitro. Gli diedi 3 milioni… e poi al 5° minuto l’arbitro fischiò un rigore contro di noi!”.