Pugni e calci all’arbitro, lo ha mandato al tappeto | Partita sospesa: squalificato a vita

Clamoroso, ha aggredito l’arbitro durante il match mandandolo al tappeto. La partita è stata immediatamente sospesa.
Ci sono pochi dubbi che uno dei mestieri più difficili al mondo da affrontare, se lo si esercita da alti livelli, è quello dell’arbitro. Può sembrare un’affermazione quasi grottesca ad alcuni, a cui potrebbero venire in mente tantissimi lavori usuranti rispetto a quello di dirigere una partita di calcio.
Ci si dimentica però il modo in cui viene trattato un arbitro che allena ai massimi livelli dall’opinione pubblica e dai tifosi delle varie squadre. Lo vediamo d’altronde, osservando quanto accade ogni stagione nel nostro paese. Quasi ogni settimana infatti, ogni volta che si verifica una situazione dubbia in partita, è sempre l’arbitro il primo ad essere attaccato e messo in discussione.
La pressione mediatica da sopportare quando si commette un errore in mondovisione, è difficilissima da gestire. Ma non bisogna fare l’errore di pensare che invece arbitra nelle categorie inferiori sia invece in una posizione migliore.
Da un lato, chi dirige una partita di calcio ad alti livelli, convive con un’esposizione mediatica che diventa insopportabile da gestire. Dall’altro però è al contempo tutelato da questa attenzione mediatica, perché difficilmente può finire preda di una vera violenza durante i momenti più concitati della partita.
La difficile vita degli arbitri nelle serie minori
Questo invece non vale sempre nelle serie minori, dove spesso gli arbitri ritrovano ad affrontare situazioni davvero difficili. E non passa anno infatti senza che un direttore di gara non venga in un qualche modo aggredito.
Ad aprile ad esempio c’è stato un episodio clamoroso che si è verificato in Sicilia. Il giovane arbitro di 19 anni Diego Alfonsetti è stato infatti aggredito in modo brutale, preso a calci e pugni da tifosi che hanno invaso il campo. Un episodio che ha scosso molto l’opinione pubblica e portato l’Aia a chiedere una maggiore tutela verso chi arbitra nelle categorie inferiori. E poi, c’è quello che è accaduto giorni fa nel calcio dilettantistico argentino, durante una partita tra Eucalipto e Maronese.

Clamoroso, tira un pugno all’arbitro: partita sospesa
In una partita importante per le due squadre, per la Coppa Neuquen, un giocatore dell’Eucalipto ha colpito, dopo un diverbio, un avversario con un pugno dietro la testa. Il direttore di gara ha visto il gesto e lo ha subito espulso, ma a quel punto il ragazzo, piuttosto che uscire dal campo, ha aggredito l’arbitro. Prima scagliandogli contro il pallone e poi colpendolo con un pugno che ha fatto cadere, all’indietro, il povero fischietto.
Una situazione così grave, che la partita a quel punto è stata subito sospesa. Il caso è diventato anche virale sui social, e potrebbero esserci adesso delle conseguenze disciplinari forti nei confronti del club e del calciatore. Il giovane che si è reso protagonista di questo gesto di violenza, rischia infatti di essere squalificato a vita.
