Pogba alla Juventus: perché può tornare e perché no

Da giorni si parla del possibile ritorno di Paul Pogba alla Juventus: le cifre sembrano inarrivabili, Marotta lascia uno spiraglio aperto, i fattori a favore e contro il perfezionamento della trattativa

Paul Pogba torna alla Juventus? In merito alle voci relative al possibile nuovo matrimonio del centrocampista francese e di Alvaro Morata con la Vecchia Signora, il dg bianconero Beppe Marotta si è così espresso nei giorni scorsi: “Pogba e Morata alla Juve? Non credo ai cavalli di ritorno, però ci sono delle eccezioni. Qui hanno lasciato un ottimo ricordo, ma le valutazioni che hanno raggiunto fanno sì che rappresentino un miraggio. In noi però la fantasia è tanta – ha insistito – . Lavoriamo su più fronti, anche su quelli che sono miraggi”. Pogba, 25 anni, è tornato al Manchester United nell’estate del 2016 per 110 milioni di euro, dopo che la Juve lo aveva prelevato proprio dai Red Devils a parametro zero.

Attualmente, il ‘Polpo’ guadagna in Inghilterra qualcosa come 13 milioni di euro, che diventano 20 grazie ai diritti d’immagine, e questo rappresenta il primo aspetto che non gioca di certo a favore di un possibile ritorno alla Juventus. Stiamo parlando di cifre ben oltre il tetto ingaggi di Madama, dove i calciatori più pagati sono Higuain e Dybala, che percepiscono poco più della metà di Pogba. Innalzare il tetto stipendi potrebbe far partire la corsa all’aumento anche di altri elementi della rosa, ragion per cui si tratta di un aspetto da prendere con le molle.

Pogba come Ibrahimovic? Raiola è pronto

Attenzione, però, alle mosse di Mino Raiola, uno che è in grado di far diventare possibile anche le trattative che sembrano ai più impossibili. Basti ricordare, ad esempio, che Ibrahimovic si trasferì dall’Inter al Barcellona per 70 milioni di euro e un anno dopo tornò in Italia al Milan in prestito con diritto di riscatto a 24 milioni. Insomma, nel caso di Pogba, che attualmente è a bilancio a Manchester per 63 milioni, potrebbe essere messa in piedi una trattativa sulla base di questa cifra, con la formula del prestito con diritto di riscatto. Poi, però, bisognerebbe convincere il centrocampista francese ad accettare una decurtazione dell’ingaggio, magari con un contratto più lungo. Ormai ai ferri corti con Mourinho, la voglia di rimettersi in gioco e in un ambiente che conosce molto bene, potrebbe spingere davvero Pogba a fare questo passo?