Le condizioni di Pogba obbligano la Juve a un nuovo innesto ma…

Le condizioni di Pogba continuano a destare preoccupazione. Allegri è stato chiaro e ha lanciato una sorta di grido d’allarme rispetto al rientro del Polpo a pieno regime. Le possibilità di vederlo pronto per l’inizio della stagione sono praticamente nulle e servono rinforzi. Ma mancano i fondi.

La stagione scorsa è stata molto travagliata – per usare un eufemismo -, ma quella che sta per cominciare sembra avere auspici differenti. Paul Pogba è out e lo sarà ancora per molto tempo. Max Allegri è stato chiaro: “Servirà almeno un mese per capire se potrà tornare a disposizione”. Tradotto significa che per l’inizio del campionato sarà valutato e se idoneo verrà reinserito in gruppo. Gradualmente, visti i precedenti. Con l’alto rischio che possa succedere quello che è successo a maggio. Alcuni spezzoni sono stati incoraggianti, salvo poi l’ennesima ricaduta contro la Cremonese – il 14 maggio.

Il problema sembrava risolvibile in circa un mese, ma il Polpo ancora oggi non è disponibile. È partito per gli Stati Uniti con la squadra ma si allena a parte, si diletta in giocate da football americano e lavora ancora fra palestra e piscina. La situazione è paradossale perché la sua presenza-assenza obbliga il club a cercare alternative. Ma il suo ingaggio pesante e la sua invendibilità rendono impossibile un nuovo innesto.

Pogba, le condizioni preoccupano: servono rinforzi ma non ci sono soldi

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(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Non può essere utilizzato, ma non può nemmeno essere sostituito. La situazione legata a Pogba preoccupa e non poco l’ambiente Juve. Un’altra annata come la scorsa non è più sostenibile visto che il francese è il giocatore più pagato della rosa e il suo pesante ingaggio condiziona le mosse in entrata. Serve liberare risorse, ma la sua cessione è praticamente impossibile. L’offerta dall’Arabia Saudita c’è, ma fra le sue perplessità e quelle dei club interessati rispetto alla sua forma bloccano tutto. Servirebbe un taglio allo stipendio senza una sua cessione per permettere l’ingresso di un altro mediano – Franck Kessiè il preferito. Ma i 6.5 milioni che percepisce l’ivoriano bloccano anche questa strada e contribuiscono allo stallo paradossale.