Khedira: “Arbitro incerto, rigore dubbio, ma cercare scuse non serve”

Sami Khedira intervistato oggi da Sky Sport a margine dell’allenamento della Juventus a Vinovo: “Inutile piangerci e cercare scuse, guardiamo avanti”

Sami Khedira, centrocampista della Juventus, ha parlato ai microfoni di Sky Sport a margine dell’allenamento odierno. Inevitabilmente, la prima domanda è su quanto è accaduto nei minuti finali di Real Madrid-Juventus, con il rigore decisivo concesso dall’arbitro agli spagnoli. “Se si considera la situazione – esordisce il centrocampista tedesco – , il rigore al 93′ non era chiaro: puoi darlo o non darlo. Ma se guardi la partita si vede che l’arbitro non era sicuro al 100%, ha aspettato qualche secondo e poi ha deciso. Dire che non si possa dare quel rigore al 93′ non è corretto, devi essere sicuro al 100% per darlo, anche nei primi minuti. Invece è come se lui pensasse ‘è rigore o no?’ e in questo caso non devi darlo. Questo è il motivo per cui siamo arrabbiati: abbiamo lottato 90′ e se è una situazione da 50-50 non lo devi dare. E’ una decisione difficile da digerire, ma dobbiamo farlo. E’ ciò che ha deciso l’arbitro, dobbiamo accettarlo. Non era un rigore così chiaro e per questo a fine partita eravamo tutti arrabbiati, ma è normale e se non lo fossimo stati dovremmo smettere con il calcio”.

Qualcuno sostiene che con il VAR quel rigore sarebbe stato annullato in pochi secondi, mentre altri hanno più dubbi. Ecco cosa ne pensa Khedira: “Il VAR? Se devo essere onesto a inizio stagione non ne ero entusiasta, perché era nuovo e interrompeva il gioco per troppo tempo, ma ora – ammette – sta migliorando e può aiutare il calcio a essere più giusto”.

Un vero peccato per la Juventus essere uscita dalla Champions dopo aver fatto tre gol al Bernabeu. Rimane la soddisfazione per la grande prestazione e l’orgoglio di aver dimostrato che il risultato dell’andata era stato oltremodo largo. “Giocare al Bernabeu e rimontare è quasi impossibile, l’abbiamo fatto per 90 minuti, ma a volte le partite durano di più. A fine gara eravamo tristi e anche oggi è dura, dopo quella partita fantastica, che nessuno si aspettava, in cui abbiamo mostrato di essere una delle migliori squadre d’Europa. Questo è il calcio – aggiunge Khedira – però e dobbiamo accettarlo e congratularci con il Real, che è una grande squadra. Siamo orgogliosi di quanto fatto, anche se siamo rimasti a mani vuote. Piangerci sopra e cercare scuse non serve, ora dobbiamo guardare avanti e concentrarci sullo scudetto e la Coppa Italia che sono due grandi obiettivi”.

Khedira: “Vogliamo il quarto double”

Ora la testa è al campionato e alla finale di Coppa Italia: i bianconeri vogliono il quarto double consecutivo e metteranno il massimo dell’impegno per conquistarlo. La gara di Madrid, da questo punto di vista, ha sicuramente cementato ulteriormente il gruppo: “È nei momenti difficile che si vede se una squadra è grande ed è composta da grandi giocatori. Nei primi due giorni si può essere feriti, ma dal terzo si deve guardare avanti e ritrovare la concentrazione, perché la stagione non è finita. Possiamo fare qualcosa di speciale, perché mai nessuno ha vinto sette scudetti e quattro Coppe consecutive Italia. Ora ci aspetta la Sampdoria, con cui è arrivata l’ultima sconfitta in campionato, e speriamo sia stata anche l’ultima della stagione. Non sarà semplice, perché veniamo da un quarto di finale di Champions molto duro e giochiamo contro un’ottima squadra. Poi c’è il Crotone: abbiamo visto già con il Benevento quanto sia difficile giocare contro squadre che combattono per la salvezza. In questo momento queste due partite sono più importanti di quella con il Napoli. Poi certo, quella sarà una grande partita per tutti gli amanti del calcio. Giocheremo a casa nostra – conclude – , con i nostri tifosi che ci daranno un grande supporto”.