Juventus-Lione è un’incognita: impossibile si giochi a porte aperte

Il governo vuole lo stop delle manifestazioni pubbliche per 30 giorni, Juventus-Lione si giocherà a porte chiuse contrariamente a quanto dice Ceferin

La decisione presa dal Prefetto di Torino, che ha portato al rinvio di Juventus-Milan, semifinale di Coppa Italia, avrà inevitabilmente ripercussioni sul campionato e la Champions League. In attesa che domani la Lega Calcio decida se, chi e con quali modalità giocherà il prossimo weekend, è a rischio anche Juventus-Lione, ritorno degli ottavi di finale di Champions League in programma il 17 marzo a Torino. Il presidente dell’Uefa, Alexander Ceferin, in merito alla possibilità di giocare la partita dell’Allianz Stadium a porte chiuse ha replicato: “Siamo al corrente della situazione, e informati costantemente. Le gare di ritorno degli ottavi si svolgeranno nei modi previsti inizialmente”.

Juventus-Lione a porte chiuse oppure?

Il problema è che il Comitato scientifico scelto dal governo Conte va verso uno stop per 30 giorni di tutte le manifestazioni sportive che prevedono importanti assembramenti di persone. Visto che l’emergenza coronavirus non finirà di certo da qui al 17 marzo, Juve-Lione si dovrà giocare con ogni probabilità a porte chiuse. Il presidente dei francesi, Jean Michel Aulas, propone come soluzione quella della disputa in campo neutro, ma non sarebbe una soluzione equa.