Juve, Vlahovic Deus ex machina: è lui l’eroe di Frosinone

Juve, Vlahovic Deus ex machina: è lui l'eroe di Frosinone
Photo by Getty Images – Jmania.it

Juve Vlahovic – A ridosso di una possibile voragine in casa Juve, come un Deus ex machina, Dusan Vlahovic risolve il destino dei suoi e li conduce verso la vittoria. È lui l’eroe di Frosinone.

Originariamente, nella tragedia greca, per mettere fine ad una situazione umanamente impossibile da risolvere, gli antichi autori facevano leva sull’improvvisa apparizione di una divinità scesa sulla Terra. Quest’ultima, in grado di dare all’uomo una risoluzione ad ogni problema, prende il nome di Deus ex machina. Proiettato nel mondo Juve, fino a ieri in un mare in tempesta, Dusan Vlahovic per un giorno ha vestito i panni del dio del calcio, conducendo i suoi compagni verso la vittoria contro il Frosinone.

Durante il consueto pranzo domenicale, i tifosi della Juve hanno visto la formazione di Massimiliano Allegri affrontare il Frosinone nella propria dimora. Dopo quattro passi falsi, i bianconeri erano necessariamente chiamati a vincere contro un avversario, anch’esso in difficoltà. La gara – a tratti da cardiopalma per il finale – è subito esplosa con l’apertura delle danze al 3′ di gioco con firma di Dusan Vlahovic. Ciò che sembrava essere in discesa, si è clamorosamente ribaltato nel giro di una scarsa mezzora. I ciociari prima pareggiano, poi passano in vantaggio in un Allianz Stadium gelato, nonostante il sole alto.

Juve, Vlahovic Deus ex machina: è lui l’eroe di Frosinone

Juve, Vlahovic Deus ex machina: è lui l'eroe di Frosinone
Photo by Getty Images – Jmania.it

Trovatasi sotto nel punteggio, nella mente della Juve iniziano ad affiorare gli incubi dell’ultimo mese, i quali hanno spazzato via quasi ogni certezza consolidata nel periodo precedente. Ma tra i mugugni generali, un altro lampo di luce illumina lo stadio. Con il numero 9 sulle spalle, Dusan Vlahovic, pescato ancora da McKennie in area di rigore, mette la sfera a giro sul palo lontano. Palla in buca d’angolo ed è 2-2 a Torino.

Tra occasioni sbagliate e gioco poco brillante, la Juve continua a caricare a testa bassa per trovare la luce in fondo al tunnel. Un episodio figlio della scossa bianconera è dato proprio da Vlahovic. Allo scoccare del 57′ di gioco, nel cerchio di centrocampo, l’attaccante serbo recupera con grinta e difende il pallone in mezzo a due difensori del Frosinone. Lo pulisce e lo scarica in profondità per Chiesa, che poi non trova la via del gol.

Il tempo sembra scorrere più velocemente allo Stadium e i tifosi si avviano verso un’altra domenica con l’amaro in bocca. Ma ad un tratto, a meno 30 secondi dalla fine, torna la luce in casa bianconera. Calcio d’angolo tagliato di Iling Junior verso il primo palo. Il serbo prolunga di testa sul secondo e Daniele Rugani scarica palla, rabbia e frustrazione dell’ultimo mese nella porta avversaria. È 3-2. Il gol decisivo è certamente quello del difensore, ma è Vlahovic l’eroe di Frosinone. La Juve riparta da lui… dal suo Deus ex machina.