Juve, trattativa aperta anche con la Uefa: stretta di mano in vista

La Juve tratta con la Uefa. Dopo la chiusura delle vicissitudini giudiziarie italiane con il patteggiamento per la manovra stipendi, resta ancora aperta la questione con il massimo organismo europeo. Ma c’è aria di accordo.

La Juve cerca certezze. Dopo due anni di delusioni senza titoli e senza mai essere competitivi, i bianconeri hanno bisogno di trovare sicurezze in campo e fuori. Il mercato sta procedendo in una direzione, dopo le riflessioni iniziali. E Giovanni Manna è pronto ad accelerare, sempre in attesa dell’arrivo di Cristiano Giuntoli. Le vicende giudiziarie si sono concluse con il patteggiamento per la manovra stipendi, almeno per quanto riguarda l’Italia. Con la Uefa infatti è ancora pendente il procedimento aperto sul club e si lavora per cercare un accordo.

Juve-Uefa, prove di accordo: i bianconeri potrebbero rinunciare alla Conference League

juve uefa conference league ceferin squalifica
(Photo by OZAN KOSE/AFP via Getty Images)

Con le varie vicissitudini che hanno travolto la Juve, la Uefa ha aperto un procedimento per verificare eventuali violazioni del fair play finanziario, soprattutto in ottica settlement agreement. I bianconeri erano già nell’occhio del ciclone per la questione Superlega e dunque la situazione è più delicata che mai. Non ci sono ancora pronunciamenti, ma l’ipotesi squalifica è concreta. Ecco perché si cerca un accordo.

Stando a quanto riporta Tuttosport infatti, una delegazione di legali della Juve è partita alla volta di Nyon per aprire i dialoghi con la Uefa. E si va verso un’intesa che possa soddisfare tutti. I bianconeri sarebbero infatti disposti a rinunciare volontariamente alla Conference League che varrebbe come una squalifica per una stagione. In cambio Aleksander Ceferin stralcerebbe la posizione del club rispetto alle possibili violazioni degli accordi, in modo da ripartire da zero secondo quanto pattuito nei mesi scorsi con il massimo organismo europeo. Se così fosse sarebbe un affare per la Juve, visto che la rinuncia alla Conference sarebbe certamente il male minore.