Juve, partiamo male: Conte già si lamenta | La prima richiesta non può essere accontentata

Conte riceve subito una pessima notizia, confidava nella possibilità di potere allenare un suo pupillo ma la Juventus non potrà accontentarlo
Antonio Conte sembra destinato a tornare sulla panchina della Juventus. Dopo lo scudetto conquistato al primo anno, al timone del Napoli, il mister pugliese non è disposto a restare all’ombra del Vesuvio, sia per la difficoltà di confermare il titolo appena messo in bacheca, sia per come è stata gestita la questione Kvara.
La dirigenza partenopea non è stata in grado di trattenere il talento georgiano e non ha consegnato al tecnico un sostituto all’altezza nella finestra di riparazione di gennaio, rendendo ancora più complicato centrare il traguardo.
Conte pretende investimenti immportanti e giocatori funzionali al proprio credo e Giuntoli è disposto ad accontentarlo. I bianconeri hanno concluso il campionato al quarto posto, confermandosi in Champions, e con gli introiti conseguenti dalla partecipazione al Mondiale per Club potranno permettersi di spendere per rinforzare l’organico.
Non sono da escludere nemmeno movimenti in uscita e spetterà ad Antonio valutare di rilanciare o meno alcuni profili di indiscussa qualità ma che hanno fatto fatica ad ambientarsi alla Continassa, da Teun Koopmeiners a Douglas Luiz.
Conte lo ha richiesto a Giuntoli ma non può essere accontentato
Ed è proprio il centrocampo il reparto chiave per il gioco di Conte, come lo è stato con la sua Juventus il decennio scorso e come lo è stato in questa stagione al Napoli, dato l’enorme contributo, anche in fase realizzativa, delle ali, da McTominay ad Anguissa.
Conte confidava di potere allenare Nicolò Fagioli, che sarà, invece, riscattato dalla Fiorentina. Con la qualificazione in Conference League, centrata dopo il successo di Udine, provocato proprio dalla rete del giovane azzurro, è scattato l’obbligo di riscatto.

Le mosse della Juventus per convincere Antonio Conte
Come metronomo della mediana, la Juventus punta forte su Tonali, che nello scacchiere tattico di Conte corrisponderebbe a quello che è stato Andrea Pirlo nei tre scudetti vinti dal mister a Torino dal 2012 al 2014.
Per convincere il Newcastle serviranno, però, almeno 60 milioni, una cifra che la proprietà dovrà investire anche per il ruolo di numero 9, data la probabile cessione di Dusan Vlahovic, il cui contratto è in scadenza e che sembra destinato a trasferirsi all’estero.