Juve-Lazio 3-1, tanto possesso per nulla: Allegri domina Sarri

La Juve batte la Lazio per 3-1 con una prestazione solida. Sarri in silenzio stampa per protesta, ma i biancocelesti non si sono praticamente mai resi pericolosi.

Silenzio stampa per protestare contro le decisioni arbitrali, anche se di episodi rilevanti non ce ne sono stati. Il pallone sul primo gol di Vlahovic non è uscito e anzi la gestione delle ammonizioni è stata sbilanciata a danno della Juventus. 13 falli per squadra, 5 gialli ai bianconeri e uno solo ai biancocelesti. La Lazio decide quindi di tapparsi la bocca e non intervenire dopo il ko dell’Allianz Stadium. Ma dietro questa scelta non c’è solo l’operato di Maresca. Gli uomini di Maurizio Sarri raccolgono la terza sconfitta in quattro gare e non danno seguito alla partita di Napoli.

Juve-Lazio, Sarri in silenzio stampa ma la prestazione è negativa

 (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

64% di possesso palla, più calci d’angolo e tiri in porta in equilibrio o quasi – 7 a 5 per la Juve -, ma la Lazio ha dato poco senso di pericolosità all’Allianz Stadium. Una parata difficile di Szczesny, nel primo tempo su Kamada, e poi poco altro. Il gol di Luis Alberto nasce da un errore in costruzione di Bremer e tramite il solito gioco offensivo di Sarri di occasioni vere e proprie se ne registrano davvero poche. Un netto passo indietro rispetto a quanto visto al Diego Armando Maradona di Napoli, quando i biancocelesti sbancarono il campo dei Campioni d’Italia andando a segno addirittura per 4 volte – due gol annullati.

A Torino non si è visto nulla di tutto ciò. Immobile molto isolato e in difficoltà col pallone tra i piedi. Felipe Anderson ben controllato dalla corsia di sinistra juventina e il solo Luis Alberto a fare qualcosa. Nemmeno l’ingresso di Guendouzi ha dato la scossa come successo prima della sosta e dunque Sarri si lecca le ferite, pensando a come invertire la rotta.