In panchina contro la Juve: il calciatore lascia il ritiro | Non ha accettato la decisione del mister

Quando si va contro il mister, può andare a finire in un solo modo: l’allenatore bianconero lo relega in panchina
Per molti svolgere il mestiere da calciatore è semplice. Tutto rientra nell’allenarsi quotidianamente, disputare un paio di partite a settimana e guadagnare fior fior di quattrini che rendono estremamente agiata la propria vita e e quelle delle generazioni succesive.
In realtà non è così facile come sembra. Giocare a quei livelli implica essere sempre sotto i riflettori e sotto pressione, a tal punto che a nessuno è concesso sbagliare e quando accade si viene bersagliati dalla propria tifoseria per settimane, soprattutto oggigiorno con l’avvento dei social network.
I nervi sono sempre tesissimi, soprattutto quando la posta in palio è alta. Ed ecco perchè quando l’ambiente è caldo e scotta, il nervosismo aumenta e causa inevitabilmente litigi tra compagni e con l’allenatore stesso, che spesso hanno ripercussioni fatali.
Tra i membri di squadra è difficile che la situazione ecceda o che non si ripari nel corso del tempo. Il vero problema lo si ha quando si discute con l’allenatore, che è colui che prende le decisioni e potrebbe decidere di non farti vedere più il campo da gioco.
Lascia il ritiro
Le discussioni tra le parti possono avvenire per svariati fattori. Che sia a causa di personalità differenti, idee di gioco non condivise o per mancato rispetto, si può arrivare ad un punto di non ritorno che non fa altro che condizionare il rendimento della squadra.
Ed è proprio ciò che è successo ad uno dei calciatori più forti al mondo. Un talento cristallino, amato da tutte le tifoserie nonostante abbia vestito casacche rivali, che dopo esser stato messo in panchina contro la Juventus ha deciso volontariamente di abbandonare il ritiro.

Abbandona il ritiro
Parliamo di Roberto Baggio. Il Divin Codino, così soprannominato per le sue abilità fuori dal normale e la sua iconica capigliatura, raramente ha avuto problemi con gli allenatori in carriera, tranne a Bologna, dove il rapporto con il mister Ulivieri non sbocciò mai.
Il classe 1967 decise di rimanere in Italia per restare di fianco ai familiari e nel giro della Nazionale, allora allenata da Cesare Maldini. La scelta pagò, tant’è che fu convocato grazie alle 22 reti siglate in 30 presenze coi rossoblù ma non fu tutto rose e fiori a causa della sua relazione con l’allenatore. Il rapporto si incrinò definitivamente prima della gara contro la Juventus, dove fu dichiarato Baggio out dai titolari, scelta che lo fece sbroccare tal punto da lasciare il ritiro di Casteldebole. Da lì nacque un vero e proprio caso mediatico, che creò frizioni nello spogliatoio e nella tifoseria. Fortunatamente tutto si risolse nelle settimane successive, grazie alla dirigenza che li fece far pace e permise di far concentrare l’ambiente solamente sulla lotta salvezza.