Il calcio perde un totem: annuncio ufficiale sul ritiro | Quasi 300 presenze e più di 100 gol in Serie A

Dopo una carriera di livello ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo, il calcio perde un top player, il dispiacere dei tifosi

Per chi è un calciatore professionista il momento del ritiro è sempre doloroso. Il quotidiano cambia del tutto, dopo molti anni di intensi allenamenti e di impegni da rispettare in modo rigoroso. Una decisione difficile da prendere, che arriva sia a causa di un fisico che non è più in grado di reggere ad alti livelli, sia per un impiego sempre minore.

E c’è un giocatore che sta per fare questa scelta e che ha lasciato dei ricordi indelebili a Napoli. I tifosi, che hanno appena festeggiato il quarto scudetto della storia del club e l’approdo in Campania di un campione del calibro di de Bruyne, sono rimasti spiazzati dalla notizia.

Ha lasciato Castel Volturno l’estate che ha preceduto il terzo scudetto, quando Cristiano Giuntoli e De Laurentiis hanno optato per ringiovanire l’organico con delle scommesse che si sono rivelati azzeccati, da Victor Osimhen a Kvara.

Prima della coppia di centravanti, formata dal bomber nigeriano e dal talento georgiano, erano altri gli attaccanti che segnavano a raffica al Maradona e regalavano gioie al caloroso pubblico partenopeo.

Ha deciso di ritirarsi, i tifosi stentano a crederci

Uno di questi era Dries Mertens, che ha all’attivo quasi 300 presenze e oltre 100 gol in serie A, con una media realizzativa importante per un esterno d’attacco, che si è espresso al massimo con la maglia azzurra.

Il belga ha vinto il campionato turco con il Galatasaray e non sono passate inosservate le sue lacrime al momento dei festeggiamenti. La stampa turca ha interpretato la sua commozione come il segnale di un addio dal mondo del calcio giocato.

Non ha mai dimenticato il club che lo ha consacrato, ora può tornare da dirigente

Il futuro di Mertens potrebbe, di nuovo, essere a Napoli, con un ruolo dirigenziale all’interno di una società che ha avuto la forza di convincere Antonio Conte a restare e cercare di proseguire la crescita avuta dalla squadra nella stagione appena conclusa.

I tifosi sono pronti ad accoglierlo ancora a braccia aperte, con Dries che non ha mai nascosto il suo amore per la città e i suoi abitanti, tanto da avere chiamato suo figlio Ciro.