Clamorosa verità sull’Heysel: negli spogliatoi c’è stato un ricatto | “Costretti a giocare dalla UEFA”

juve uefa fuori dalle coppe conference multa
(Photo by Sebastian Widmann/Getty Images)

Tragedia dell’Heysel, una nuova verità sciocca tutti: costretti a giocare quella partita dalla Uefa. Il giornalista ha rivelato tutto.

Il 29 Maggio del 1985 è purtroppo una di quelle date che resterà per sempre nella memoria dei tifosi juventini. Quello infatti è il giorno della tragedia dell’Heysel, quando, poco prima dell’inizio della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool, 39 persone morirono a causa del crollo improvviso della curva.

Una tragedia che divenne fin da subito grottesca per il fatto che la partita non venne annullata, e i calciatori furono costretti ad andare in campo nonostante avessero appena saputo cosa fosse successo.

La partita come sappiamo, fu alla fine vinta dai bianconeri che si ritrovarono così ad essere Campioni d’Europa, senza però poter in alcun modo trovare la voglia di festeggiare. Anzi, a distanza di anni, sia Platini che Tardelli si scusarono pubblicamente per il fatto di aver esultato a fine partita nonostante la tragedia.

Accade in realtà lo stesso a Torino, dove il sindaco Giorgio Cardetti dovette fermare alcune piccole frange dei tifosi che festeggiavano la vittoria della coppa, mentre un’intera città era in lutto.

Il processo stabilì la responsabilità dei tifosi del Liverpool

Il processo che si tenne stabilì in seguito che la colpa di quanto accaduto era imputabile ai tifosi del Liverpool, colpevoli di aver creato quella calca da cui poi finirono schiacciare le numerose vittime.

E di quella tragedia, si è di nuovo tornati a parlare in questi giorni per via della pubblicazione del nuovo libro del giornalista Emilio Targia, intitolato “Quella notta all’Heysel”.

Sergio Brio
Sergio Brio (Lapresse) – Jmania.it

Heysel, arriva il clamoroso retroscena

E durante l’incontro di presentazione a Torino, il giornalista ha svelato un retroscena che ha sconvolto tutti i tifosi. Sembra infatti che sia stata la UEFA a costringere la Juventus a scendere in campo nonostante quanto era accaduto, minacciandoli il club che in caso contrario, avrebbero perso la partita a tavolino.

Una situazione surreale, che portò Boniperti a mentire ai suoi calciatori, rivelandogli che era morto un solo tifoso, quando in realtà il numero delle vittime era già in quel momento molto più alto. Una versione confermata dall’ex bianconero Sergio Brio, che ha introdotto l’evento di Targia: “Si riunisce la commissione Uefa, Boniperti sapeva tutto e disse che non avrebbe giocato quella partita. La commissione disse: “se non giocate perderete a tavolino e tutti i morti saranno a vostro carico”. Boniperti fu costretto ad accettare di giocare, venne negli spogliatoi e disse: “È morto un nostro tifoso, dovete giocare per lui”.