C’era già l’intesa prima dell’esonero: Spalletti subito in panchina | Firma settimana prossima
Spalletti si consola dopo l’esonero dalla Nazionale, immediata la firma per il top club italiano, la proprietà punta su di lui
Luciano Spalletti è stato esonerato dalla guida della Nazionale italiana dopo l’umiliante e netta sconfitta subita in Norvegia nella gara d’esordio del girone eliminatorio delle qualificazioni ai Mondiali del prossimo anno e che complica il passaggio diretto a una competizione dalla quale gli azzurri mancano da due edizioni.
Il commissario tecnico è stato confermato dopo il deludente europeo dello scorso anno, con l’eliminazione agli ottavi di finale e una proposta di gioco poco chiara, con diversi cambi di modulo che non hanno sortito l’effetto sperato.
Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha deciso di dargli fiducia dopo la spedizione fallimentare in terra tedesca ma adesso ha voluto dare uno scossone all’ambiente con la nomina di un nuovo profilo che sarà scelto nei prossimi giorni.
Ha colpito il fatto che ad annunciare le dimissioni sia stato lo stesso allenatore nella conferenza stampa di presentazione della delicata sfida di Reggio Emilia contro la Moldavia, con l’ingiustificata assenza di esponenti della FIGC.
Spalletti ha deluso alla guida della Nazionale, l’esonero è divenuto inevitabile
Luciano Spalletti era stato scelto due estati fa come sostituto di Roberto Mancini che aveva rassegnato le dimissioni alla vigilia delle gare decisive per staccare il pass per gli Europei.
Il mister toscano era reduce dalla vittoria del campionato con il Napoli, con la serie A dominata con un gioco spumeggiante. Un traguardo importante e un meritato premio per la sua carriera. All’epoca è stato il profilo migliore sulla piazza e la scelta più logica, non ripagata, però, dai risultati ottenuti.
Spalletti potrebbe trovare subito una nuova squadra
Il tecnico potrebbe essere contattato dalla Juventus, che non ha ancora rinnovato il contratto con Igor Tudor. Il mister croato convince i tifosi dato il suo passato in bianconero ma la proprietà non è entusiasta.
La qualificazione in Champions League raggiunta nelle nove partite al timone dei bianconeri potrebbero non essere sufficienti per consentirgli di restare al timone della squadra dopo il Mondiale per Club e di progettare la prossima stagione. Uno scenario da non escludere, soprattutto se il cammino nell’inedito torneo che inizierà nel weekend negli Usa dovesse concludersi presto.