Allegri: “Chiellini titolare col Milan, Cuadrado in panchina, Bernardeschi non si opera” [VIDEO]

Le parole di Massimiliano Allegri in conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Milan: “La partita più importante è quella di domani, contro il Real chi ci sarà giocherà, chi no…”

Massimiliano Allegri, prima di rispondere alle domande dei giornalisti alla vigilia di Juventus-Milan, ha voluto fare una breve dichiarazione spontanea: “Prima della conferenza stampa vorrei esprimere due pensieri: per la famiglia delle vittime del porto di Livorno, cui sono vicino. Poi un ricordo per Mondonico, uno che ha dato l’esempio e ha vissuto il calcio con entusiasmo e semplicità”. Domani la Juve è chiamata ad affrontare una sfida delicata contro il Milan, a tre giorni dall’altra partita altrettanto importante con il Real Madrid. Allegri è comunque ottimista perché l’infermeria si sta svuotando: “Chiellini sta bene, Cuadrado sta bene e viene in panchina. Piano piano recuperiamo tutti, inizia un mese nel quale bisogna avere l’ambizione di arrivare al 27 maggio. E per arrivare là si gioca ogni tre giorni. Ora abbiamo il Milan, poi sono 7 fino alla partita col Napoli. La prossima settimana dovrebbe riaggregarsi Bernardeschi. L’operazione è scansata, ormai sta rientrando. Alex Sandro da valutare per domani, ma ha ancora fastidio. Da settimana prossima saremo al completo”, continua.

Il momento e delicato, ma al di là di quello che si dice all’esterno, i bianconeri sono carichi anche perché vogliono cancellare il pari di Ferrara che ha fatto perdere alla Signora due punti importanti in chiave scudetto. “È un momento da affrontare con entusiasmo – prosegue Allegri – , con l’ambizione di centrare tutti i risultati e lavoriamo per questo momento della stagione. Anche quest’anno, se ci dovesse andare male, ma io credo di no, giocheremmo tre partite in meno all’anno scorso. In due anni avremmo giocato 224 partite su 227 possibili. Non è male. Siamo ancora arrabbiati per i due punti lasciati a Ferrara con la Spal. Il Milan nelle ultime 10 ha fatto 8 vittorie e 2 pari. Sarà un match equilibrato, è sempre Juve-Milan. Al Real ci pensiamo da lunedì. In quelle due partite col Real giocheremo contro la squadra più forte del mondo, va vissuto come un evento mondiale, per quello che è. Il nostro obiettivo è il campionato”.

A conferma del fatto che la partita più importante sia quella di domani contro il Milan, Allegri conferma che non ci sarà turn over: “La partita domani è quella più importante. E infatti giocherà Chiellini. Domani, rischiamo di giocare da meno uno, il Napoli ha un obiettivo, solo quello, hanno questa possibilità. Cercheranno di battere il ferro. Mancano 9 partite, 5 in casa, dobbiamo vincere. Col Real non giochiamo solo per partecipare, dobbiamo avere l’ambizione di batterli, sono i quarti di Champions non puoi pretendere di giocare con la Canovese. De Sciglio o Lichtsteiner? Domani gioca Lichtsteiner, sta bene. Bentancur? È bravissimo, per me vale gli altri che abbiamo. Howedes? C’è bisogno anche di lui. Quando lo riterrò opportuno lo userò. È affidabile. Come giocheremo a centrocampo? Dipende da chi gioca davanti: a seconda delle scelte, giocheremo a due o a tre a centrocampo. Chi gioca in porta? Buffon”, conferma Allegri.

Quanto alla cena tra Dybala e Simeone, Allegri chiude il “giallo” con una battuta: “Spero che Simeone gli abbia offerto il pranzo. L’importante è che Dybala faccia un grande finale di stagione, e lo farà. Gli servirà anche per conquistarsi il Mondiale, e credo ci andrà. Dybala e Higuain? Più giocano insieme più vanno bene, è normale”.

Sarà anche e soprattutto la partita di Leonardo Bonucci, che in estate ha lasciato la Juventus per andare al Milan, si dice, anche per colpa di Allegri: “Serata speciale per lui. Ha dato tanto per la Juve, la Juve ha dato tanto a lui. La scorsa estate ha fatto una scelta. È rimasto nel cuore dei tifosi, è legato alla banda Buffon-Barzagli-Chiellini, domani lo troviamo da avversario. Quando è andato via si diceva che la nostra difesa si fosse indebolita, invece sono cresciuti Benatia e Rugani, come squadra abbiamo fatto bene. Non c’è rancore né da parte mia e né da parte sua. L’episodio col Porto era per il bene suo e per il bene della squadra. Fu una decisione giusta, rientrò in rosa, con lui ho un ottimo rapporto. La decisione di andarsene non me l’aspettavo, ma l’abbiamo rispettata”.

Allegri e la lite con Gattuso

Con Gattuso l’addio non fu dei migliori, ma oggi i rapporti sono sereni: “Dobbiamo fargli i complimenti per il gioco e i risultati. Chiarimento? Io gli dissi di smettere ed entrare nello staff, lui volle continuare ma poi dopo tre mesi si fermò. Ricordo che prima dell’ultimo derby andai in camera sua, gli dissi che andava in tribuna e si imbufalì, fu un momento di sfogo”.

Infine, l’immancabile domanda sul futuro e sulle voci che lo vorrebbero lontano dalla Juventus a giugno: “Sto bene alla Juve, ho un contratto fino al 2020, la mia idea è di rimanere qui”, conclude Allegri.