Pogba spiega: “Infortuni dovuti a stress mentale. Juve? La amo”

Pogba analizza la sua stagione alla Juve e i continui problemi fisici che gli hanno impedito di tornare ad alti livelli. In una intervista concessa a Views, il Polpo parla degli infortuni ma anche della sua scelta di tornare in bianconero dopo il Manchester United.

Il ritorno di Paul Pogba alla Juve finora è stato disastroso. Continui infortuni che lo hanno bloccato anche quando sembrava essere tornato a pieno regime. Tutti si aspettavano di più, compreso lui, che però non abbandona l’ottimismo e guarda avanti. In una intervista concessa al portale francese Views, il Polpo analizza la stagione pessima citando il famoso discorso di Giannis Antetokounmpo sul fallimento: “Non esiste. Se perdi non ti fermi. Cresci, impari e continui finché non vinci. Serve forza mentale. È la cosa più importante, prima del talento e della tattica”.

Nello specifico su quanto accaduto alla Juve: “È stata un’esperienza che mi aiuterà in futuro. Ho avuto tanti infortuni e problemi anche fuori dal campo. Però ho imparato che il più grande lusso che si possa avere è la salute. Negli ultimi sette mesi è come se avessi vissuto 10 anni. Io sono credente quindi queste difficoltà le ho vissute come delle prove. È stata una spinta e ora che tutto è alle spalle mi sento cresciuto”.

Pogba sul ritorno alla Juve: “Qui ho ricevuto l’amore che a Manchester non ho mai avuto”

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(Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

Pogba prova a darsi una spiegazione a tutti gli infortuni: “La testa controlla tutto. Se stai male mentalmente il tuo corpo segue la testa. Con tutto quello che è successo fuori dal campo il mio corpo ha reagito in questa maniera. Lo stress e i pensieri hanno causato gli infortuni e quando l’ho capito ho realizzato che mi dovevo fermare”.

Infine, sul ritorno alla Juve: “Quando sono arrivato la prima volta è stato un banco di prova importante perché ero molto giovane. E sono tornato perché è stato il club che mi ha aiutato a spingermi oltre. L’amore che ricevo dai tifosi e dalla società non l’ho mai avuto a Manchester. Potevo andare in altri club ma ho seguito il cuore“.