Non siete più attraenti, non torno nemmeno sotto tortura | Il nemico di Fabregas rifiuta la panchina: meglio la pensione

Il rivale di Fabregas rifiuta di tornare in panchina, ha incontrato i vertici del club ma non ha accettato l’offerta, ecco il motivo
Cesc Fabregas si sta ritagliando un posto da protagonista nei roster degli allenatori di Serie A. L’ex centrocampista spagnolo si sta dimostrando abile anche nella veste di tecnico ed è artefice della rinascita del Como, tornato dopo oltre un ventennio ai vertici del calcio italiano.
Dopo un decimo posto da neopromosso, l’ambizioso club lariano proverà a lottare per un piazzamento europeo, dopo una dispendiosa sessione estiva, con oltre dieci nuovi arrivi di enorme prospettiva.
La valorizzazione dei giovani è alla base di un progetto innovativo, con una proposta offensiva e spregiudicata, a prescindere dall’avversario che si ha di fronte.
Fabregas ha rifiutato la panchina dell’Inter pur di restare in riva al lago e contribuire a un ulteriore up-grade, trascinato da un Nico Paz che ha le carte in regola per diventare un top player di livello europeo, e con altri profili che hanno ampi margini di miglioramento.
Il rivale di Fabregas è stato contattato per tornare in panchina
Fabregas è stato protagonista, nel corso della sua carriera, per molte stagioni in Premier League, con la maglia dell’Arsenal, confermandosi come uno dei migliori registi del campionato inglese, in compagnia di un collega rivale come Steven Gerrard.
L’ex Liverpool, invece, ha rifiutato nelle ultime ore di tornare alla guida dei Rangers, con cui aveva vinto il campionato scozzese nel 2021, interrompendo il dominio dei cugini del Celtic, un trionfo che lo ha reso molto amato tra i tifosi della società di Glasgow.

Ha preferito declinare l’offerta, non è stato convinto dai vertici del club
La trattativa era in procinto di concludersi ma il tecnico ha deciso di restare in Bahrein, dove vive al momento. Dopo avere allenato due anni in Arabia ed essersi arricchito, preferisce starsene fermo, in attesa di proposte più allettanti, e godersi una sorta di pensione anticipata. Questo è quello che hanno confermato più fonti e media scozzesi.
L’inizio di stagione dei Rangers è stato a dir poco disastroso, con il mancato approdo al girone unico di Champions, due sconfitte in altrettante partite in Europa League e l’ottavo posto nella Premiership scozzese, con la vetta distante già undici punti. Una situazione che ha reso inevitabile il cambio di guida tecnica. Nelle prossime ore dovrebbe essere svelato il nome del sostituto di Russell Martin.
