Mourinho premia la Juventus: i bianconeri sono da scudetto

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Mourinho premia la Juventus: i bianconeri sono da scudetto (Photo by Isabella BONOTTO / AFP) – Jmania.it

Nelle parole sottovalutate di Mourinho c’è il motivo per cui la Juve è da scudetto

Mourinho in questo caso è uomo di calcio al di sopra di ogni sospetto: di sicuro non gli si può imputare qualche sorta di vicinanza o simpatia rispetto al mondo Juventus. Eppure, il tecnico portoghese, in conferenza stampa, ha fatto la fotografia perfetta di quello che la Vecchia Signora oggi è e del perché può vincere lo scudetto.

Passo indietro e partiamo dal pre partita. Come dicevamo, nessuna simpatia per il mondo Juve e il sentimento è reciproco. Mentre le squadre si scaldano, sguardi di sfida con la Curva Sud bianconera che risponde con fischi e cori ad personam che di certo non si trovano sul Galateo. Galleggia sulla linea di centrocampo, a volte superandola e avvicinandosi al cuore del tifo Juve, a volte dando le spalle e guardando i suoi scaldarsi. Dai fischi e dagli insulti raccoglie la carica e la trasmette alla squadra, ormai abbiamo imparato a conoscerlo.

Il Mourinho che si presenta invece nel post partita è un allenatore soddisfatto della prestazione dei suoi e particolarmente lucido. Dalla sua voce, la fotografia perfetta della Juventus e dell’ambiente che la circonda. Definisce la difesa bianconera il “Muro di Torino”, la squadra “ha gioia nel fare il blocco basso e difendere” e, soprattutto, “Lo stadio e i tifosi sono educati a questa cosa qui. Si difende? Va bene, perché l’obiettivo è vincere”.

Per fare la parafrasi: da altre parti – Roma compresa -, il gioco della Juventus sarebbe accompagnato da mugugni e fischi all’interno dell’impianto, da critiche feroci da parte dei media locali durante la settimana. Ma a Torino no. A Torino si è contestato e si è fischiato, anche di recente, ma non per la qualità del gioco. Questi sono dibattiti che si scatenano soprattutto sui social, mentre sui seggiolini dell’Allianz poco importano, se non per passare i 15’ di intervallo a chiacchierare magari ordinando una birra o aspettando il proprio turno in bagno. A Torino si è fischiato, fino all’anno scorso, quando i risultati non arrivavano, quando la Juventus ha messo in fila sconfitte e umiliazioni. Ma quest’anno no: Madama non ha cambiato il vestito, l’approccio alle partite è più o meno sempre il solito, ma vince. E questo fa tutta la differenza del mondo, per la classifica, per il clima, per l’entusiasmo e per le reazioni dei tifosi.

Un’unione di intenti che plasticamente è rappresentata dopo il triplice fischio. La squadra si raccoglie in cerchio sotto la Curva Sud, mentre tutto lo stadio applaude. Un’immagine che mostra perché questa Juventus può e deve credere al sogno scudetto. Compattezza del gruppo, il noi prima dell’io, i tifosi che si amalgamano alla squadra: sono gli ingredienti perfetti per credere all’impresa e continuare a mettere pressione ad un’Inter che mostra i primi segnali di nervosismo.

Da una parte la leggerezza di chi parte da underdog – e non gioca in Europa -, dall’altra il peso di chi è obbligato a vincere e ha come obiettivo la seconda stella. Juve contro Inter, il finale non è più così scontato.