Juventus: Allegri e Cherubini fino a giugno, poi cosa succede?

Andrea Agnelli ha confermato l’area tecnica della Juventus fino a giugno, poi si deciderà: i nomi per panchina e dirigenza

Andrea Agnelli, che rimane tra i proprietari della Juventus pur non essendone più il presidente, ha respinto le dimissioni di Federico Cherubini. L’area tecnica rimane in mano a lui e soprattutto al tecnico Massimiliano Allegri, fino alla fine della stagione. Cherubini ha già incontrato il nuovo direttore generale Maurizio Scanavino, per trattare i temi più urgenti. Ovviamente, non si può programmare nulla, ma continuare sul progetto di inizio stagione è ora un obbligo. Non cambia nulla, insomma, nelle strategie da qui al termine del campionato, anche se per rafforzare lo staff, vista l’uscita di Pavel Nedved, potrebbe esserci, secondo la Gazzetta dello Sport, la promozione di un membro interno, tipo Marco Storari.

Juventus: nuova area tecnica a giugno 2023?

Molto dipenderà anche dall’ex portiere, entrato in dirigenza per volere di Andrea Agnelli e che potrebbe patirne l’assenza fattiva sul campo. Tornando alla guida tecnica, Allegri ha ancora due anni e mezzo di contratto, ma oggi è difficile dire cosa succederà al termine della stagione. Gli obiettivi dichiarati ora sono quelli di tenere unito il gruppo per centrare la Champions League, che vale tanti soldi, e provare a vincere l’Europa League. Poi il nuovo management deciderà e i risultati potrebbero non essere una discriminante. Per l’eventuale rivoluzione si parla sempre di Antonio Conte in panchina, o un tecnico emergente come Alessio Dionisi del Sassuolo. Per il ruolo di dirigente “di campo” i nomi più caldi sono Cristiano Giuntoli (Napoli) e Giovanni Carnevali (Sasusolo), corteggiato da tempo dalla famiglia Elkann-Agnelli.