Juve, Fagioli fissa l’obiettivo: “Rientro a fine luglio”

Fagioli fissa i nuovi obiettivi, personali e con la Juve. Il primo è il rientro dopo l’infortunio e poi quello che succederà in campo dopo un’annata negativa sotto tanti punti di vista.

Nicolò Fagioli ha rilasciato una lunga intervista ai canali ufficiali della Serie A. Lui, che ha vinto il premio come miglior Under 23 del campionato alla prima annata intera con la maglia della Juve. Stagione negativa per la squadra, conclusa con il grave infortunio alla clavicola. Ma il centrocampista è già proiettato al futuro. “Ora sto meglio, ho recuperato dopo l’operazione” ha dichiarato Fagioli, che tiene a specificare che “Gudelj cercava la palla, non è stato un intervento cattivo. Io ero a peso morto e mi ha preso a mille all’ora”.

Per lui però è già fissato il rientro: “Spero di essere in campo fra fine luglio e inizio agosto“.

Come detto, è stato nominato miglior giovane della Serie A: “È un premio molto importante per me, quando me l’hanno detto ero felicissimo. Per la squadra è stato un anno difficile ma per me è stato molto bello”.

Juve, Fagioli ricorda: “A Sassuolo perso per colpa mia, ma per crescere bisogna sbagliare”

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(Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Fagioli ha concluso la sua stagione con tre gol e tre assist: “A Lecce è stato bellissimo. Il mio primo in Serie A, con la Juve e abbiamo vinto 1-0. Con l’Inter non me l’aspettavo e sono stato un po’ fortunato sul tiro. Con la Cremonese invece ero contento perché non segnavo da mesi, ma poi mi sono fermato perché sono molto affezionato a loro”.

Uno dei momenti più difficili è stato a Sassuolo: “Ho commesso un errore tecnico e di attenzione. Mi è dispiaciuto perché dovevamo vincere per la classifica ma abbiamo perso per colpa mia. E poi la settimana dopo con il Napoli il loro gol è arrivato da una mia mancata copertura. Dopo Sassuolo mi sono sfogato ma lì capisci che gli errori li fanno tutti. E per imparare devi sbagliare”.

Infine, uno sguardo al futuro: “Io sono sempre stato tifoso della Juventus, è una tradizione di famiglia. Vorrei fare più gol e più assist”.