Juve, Chiellini svela: “Avrei voluto giocare con Gatti e Bremer. La squadra la vedo bene c’è compattezza”

L’ex difensore della Juventus Giorgio Chiellini racconta la sua decisione di lasciare i bianconeri e parla anche della stagione della squadra.

Qualche giorno fa Giorgio Chiellini ha ufficializzato il proprio addio al calcio. L’ex difensore della Juventus ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo ma è pronto a tornare nel mondo bianconero con altre vesti. Di questo e della stagione della Vecchia Signora ne ha parlato ai microfoni de La Stampa.

Giorgio Chiellini con la maglia bianconera/ fonte Ansafoto- jmania.it

Juve, Chiellini: “La squadra sta facendo un campionato importante e poi è tornata l’arte della difesa”

Di seguito le parole di Giorgio Chiellini sulla situazione della Juventus e su altri temi importanti.

Sul rientro a Torino Chiellini parla cosi: “Sono nella mia cas e rivedo la famiglia e gli amici. Penso di aver fatto la scelta giusta e ora voglio regalarmi il tempo giusto. Mi mancavano le persone con cui ho condiviso tanti momenti. A Los Angeles resterò fino a giugno, poi Torino sarà la città dove vivrò”.

Poi continua: “L’idea del ritiro l’ho presa un attimo prima che me lo dicessero gli altri. Volevo fosse una decisione autonoma, ecco perché ho lasciato la Juve due anni fa. Ci vuole un compromesso tra essere d’aiuto ed essere un peso. Mi sarebbe piaciuto giocare con Bremer e Gatti. Anche loro avrebbero apprezzato, ci sentiamo, c’è una stima reciproca grandissima”.

Sulla stagione della Juventus: “Ho visto tutte le partite e stanno andando bene, c’è solidità, compattezza, voglia. Lo spirito c’è sempre stato, solo che l’anno scorso è stato anomalo per mille motivi. È difficile giudicare la stagione, quando c’è stato quel togli e metti in classifica. Chiunque sarebbe andato in tilt. Il senso di rivincita c’è e l’aver mantenuto gli stessi giocatori ha dato quel senso di appartenenza in più perché lo hanno vissuto sulla propria pelle”.

Ancora sulla Juventus: “Non mi aspettavo fossero cosi in alto in classifica, cosi vicini all’Inter. Stanno facendo qualcosa sopra la normalità. Stanno facendo un campionato importante e poi è tornata l’arte della difesa. Il gioco? Sono i soliti discorsi, c’è un momento in cui si gioca bene e un altro in cui si gioca male. Mi ricordo quando ce la giocavamo con il Napoli e venne fuori questo dibattito. Un po’ però lo capisco perché quando vincemmo lo scudetto con Conte nel 2011/12, eravamo simpatici perché non vincevamo da tempo e le milanesi avevano festeggiato tanto”.

Sul futuro: “Non ho deciso ancora cosa farò, ma non credo l’allenatore. Nazionale? C’è Buffon, la Nazionale è in buone mani”.