Champions e scudetti con la Juve, ma prima una vita sregolata tra fumo e notti brave | “Non avevo limitazioni”

Juventus, la leggenda dei bianconeri confessa tutto per la prima volta: una vita sregolata tra fumo e alcol. Ecco di chi si tratta.
Arrivati all’ultima giornata di campionato, la Juventus di Tudor si gioca tutto nel match con il Venezia. Con una vittoria infatti, i bianconeri sarebbero matematicamente qualificati alla prossima Champions League, e Tudor potrebbe a quel punto affermare di aver completato il lavoro che gli aveva chiesto la dirigenza.
Non bisogna infatti dimenticare che la repentina decisione di mandare via Thiago Motta dopo soli otto mesi, era nata proprio dal timore di non rientrare tra le prime quattro. E non qualificarsi alla competizione internazionale più ambita, perdendo così tutti gli introiti economici che ne derivano, sarebbe un colpo davvero duro per la Vecchia Signora, viste le note difficoltà economiche che sta affrontando in questi anni.
Al posto di Motta due mesi fa, Giuntoli aveva deciso di puntare tutto su Tudor, un profilo ritenuto ideale dai bianconeri per salvare la stagione principalmente per due motivi.
Il primo è legato al fatto che Tudor da calciatore è stato una colonna portante della Juventus, e conosce dunque meglio di altri quello spirito, quel Dna da guerrieri che i bianconeri hanno sempre avuto, ma che in questa stagione non si è praticamente mai visto. Il secondo motivo che lo ha portato sulla panchina della Juventus è invece dovuto al suo curriculum.
Tudor non ha deluso le attese
Già lo scorso anno con la Lazio, presa a Febbraio dopo le improvvise dimissioni di Sarri, il tecnico serbo si era dimostrato in grado di saper gestire e rivitalizzare una squadra anche a stagione in corso.
E nonostante alcune prestazioni non proprio esaltanti, di sicuro non si può dire che il tecnico bianconero abbia deluso le attese anche se una sconfitta contro il Venezia potrebbe purtroppo costargli il posto a quel punto.

L’ex leggenda bianconera confessa tutto: una vita sregolata
In queste ore intanto, un’altra leggenda della Juventus come Tudor, ha deciso di rilasciare un’intervista per parlare della sua vita da calciatore e di tutti gli eccessi che ha avuto nel corso della sua carriera. L’ex portiere Stefano Tacconi ha infatti presentato il suo nuovo libro, “L’arte di parare”.
E in uno dei capitoli del libro, Tacconi ha parlato per la prima volta apertamente della vita sregolata che conduceva a quei tempi: “Avevo le mie regole, che si potevano sintetizzare nella frase: dal lunedì al venerdì faccio quello che voglio. Zero limitazioni. Infatti fumavo due pacchetti al giorno, mangiavo a piacimento. Se capitava l’occasione giusta per uscire a divertirsi, non avevo dubbi: salivo in macchina e, da Torino, raggiungevo gli amici a Milano, dove la dolce vita era un po’ meno sabaudo.”