Addio al grande bomber: Inter in lutto | Ha vinto un campionato e un titolo di capocannoniere

Un terribile lutto quello che ha colpito, nelle ultime ore, il calcio italiano: se ne è andato il grandissimo bomber

Una di quelle notizie che lasciano completamente senza parole ed un vuoto non indifferente. Il mondo del calcio, ed in particolar modo quello italiano, piange la scomparsa di un ex calciatore che ha scritto pagine importantissime.

Ovunque sia andato ha lasciato il segno. Soprattutto per lui che, in passato, è stato uno di quei bomber capaci di far vincere il campionato e di classificarsi al primo posto come il miglior realizzatore del torneo.

Secondo quanto annunciato da alcune fonti e media pare che stesse lottando, da tempo, contro una lunga malattia. La stessa che non gli ha lasciato scampo fino a quando il suo cuore non ha smesso di battere per sempre.

Anche i club in cui ha militato non hanno potuto fare altro che porgere le più sentite condoglianze alla famiglia, parenti ed amici per la gravissima perdita che li ha colpiti.

Calcio italiano in lutto, addio allo storico bomber: un brutto male l’ha portato via

All’età di 68 anni si è spento Oliviero Garlini. Il nativo di Stezzano (provincia di Bergamo) è considerato come uno degli attaccanti più importanti e rappresentativi, del calcio italiano, degli anni ’80. Come riportato in precedenza stava combattendo contro un brutto male fino a quando, negli ultimi giorni, le sue condizioni non sono andate a peggiorare ed è arrivata la morte. Nel ’76 aveva fatto il suo esordio, in Serie A, con la maglia del Como.

Nel corso della sua carriera ha vestito maglie importanti come quella della Lazio e dell’Inter. Nell’87 l’approdo all’Atalanta. Un sogno per un bergamasco doc come lui quello di giocare nella squadra della sua città. Garlini, inoltre, ha giocato anche per altre squadre come: Empoli, Nocerina, Fano, Cesena, Ancona, Ascoli, Ravenna e Corbetta. Proprio in quest’ultimo club, nel ’92, ha appeso definitivamente le scarpette al chiodo.

Morto l’ex attaccante, aveva vinto un campionato e vinto la classifica cannonieri

Garlini era ricoverato da tempo nella residenza, socio-sanitaria, della “Fondazione Caccia” di Gandino. Con il Cesena, dove ha giocato per quattro stagioni, ha collezionato 139 presenze e 31 reti. I suoi gol hanno portato gli emiliani alla decisiva promozione in Serie A nel 1981. Con la squadra della sua città contribuì a riportare la “Dea” in Serie A con 18 reti in 38 presenze nella stagione 1987-88. In quella stagione disputò anche 3 partite di Coppa delle Coppe, torneo in cui i nerazzurri si fermarono in semifinale.

Nel complesso Garlini, in Serie A, ha collezionato 118 presenze realizzando 18 gol. 55 reti in 189 apparizioni, invece, in cadetteria. Nonostante il ritiro dal calcio giocato non ha mai lasciato questo sport. Nel 2004 iniziò ad allenare il settore giovanile del Dalmine. Poi entrò nello staff del Padova come team Manager (grazie alla chiamata del suo amico ‘Spillo’ Altobelli). Il suo ultimo incarico è stato quello di responsabile del vivaio del Bergamo Longuelo (dilettantismo bergamasco).