Il processo di Ziliani: “Ecco cosa cerca la Juve”

Altra puntata del processo di Paolo Ziliani alla Juve. Su Twitter il giornalista si lancia in un lunghissimo thread in cui condanna il club all’assoluta colpevolezza senza nessuna via di scampo. Niente di nuovo, anche se introduce un nuovo elemento.

La sosta per le Nazionali serve per fare il punto della situazione in casa Juve. Oltre al campo, si pensa anche alle vicende giudiziarie, con il processo ordinario che comincerà lunedì. Intanto però c’è già chi ha già la verità in mano e viene da chiedersi per quale motivo si faccia il processo visto che Paolo Ziliani ha la verità in mano.

Ziliani, nuova rivelazione sul processo alla Juve: “Si possono salvare solo con la prescrizione. Il club vuole perdere tempo”

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(Photo by MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images)

Un nuovo lunghissimo thread di Ziliani in cui condanna ancora la Juve senza appello. Il club è sicuramente colpevole e chi si azzarda a dire il contrario è un venduto. “Qualche informazione in più visto che i media e la politica hanno in gran parte silenziato il caso facendo da grancassa solo alla voce del club, disinformando e anzi attaccando compatti PM e giudici” esordisce il giornalista, dimenticandosi che in realtà ogni giorni su tutti i quotidiani escono gli interrogatori di chi accusa la Juve.

E prosegue: “La colpevolezza della Juve è conclamata, la mole probatoria a suo carico non le dà scampo. Non potendo dire sono innocente, la Juventus urla e strepita non vi è permesso giudicarmi, e si butta in una caccia disperata al vizio di forma che possa disarmare l’arma in mano all’accusa”. ZIliani poi rivela l’intento del club, a suo dire: “La Juventus imbocca la sola strada a lei utile: perdere tempo, rallentare i tempi del procedimento, fare ogni tipo di ostruzionismo per arrivare alla prescrizione“.

La verità la conosce solo lui e qualsiasi parere discordante è una menzogna: “Qualsiasi altra cosa vi capiterà di leggere, o di ascoltare in tv, sarà una bugia. Ripeto: i reati commessi da Agnelli & company sono talmente gravi, conclamati, reiterati e provati che pensare di uscire indenni dal processo penale è un’utopia e lo sanno tutti”.