Vlahovic: “Avevo altre offerte, ma scegliere la Juve è stato facile”

La conferenza stampa di presentazione di Dusan Vlahovic: “Il 7? Il numero della maglia non è importante, mi interessa solo vincere”

Dusan Vlahovic si è presentato in conferenza stampa ai nuovi tifosi della Juventus dalla “pancia” dell’Allianz Stadium. Il primo pensiero del centravanti serbo è per la sua ex squadra: “Prima di iniziare vorrei ringraziare la Fiorentina, la gente che è stata lì, i miei compagni della Primavera e della prima squadra. Tutti i direttori, i presidenti, allenatori che sono stati con me in questi anni. Vorrei nominare mister Italiano che mi ha aiutato tanto ed è stato con me fino all’ultimo momento, aiutandomi e mandandogli un grande in bocca al lupo. Mister Prandelli, poi, ha fatto tanto per me e lo ringrazierò. La città mi ha accolto in modo eccezionale fin da quando ero piccolo – ricorda – e ho sempre cercato di essere professionista serio fino all’ultimo momento”.

Vlahovic: “C’erano altre squadre, ma…”

Il primo impatto con il mondo bianconero è stato ottimo e a Juve è stata sin da subito la sua prima scelta. “Sono orgoglioso ed emozionato. Sono pronto a dare il mio contributo per ottenere grandi risultati. Vorrei ringraziare il presidente della Juve e tutte le persone che mi hanno portato qui. Si parlava tanto delle offerte delle squadre estere. La scelta è stata facile – ammette – il Dna della Juve è combattere, non mollare fino alla fine. Anche soffrire quando c’è da farlo. Questo fa parte della mia mentalità”.

Da CR7 e DV7, il serbo spiega che dietro la scelta del numero non c’è un motivo particolare: “Non rappresenta niente per me. Tutti i numeri nella Juve sono importantissimi. L’ho scelta perché era più vicina alla 9. Tutte le maglie della Juve pesano: dall’1 al 100. Sono qui per aiutare i compagni, mettermi a disposizione del mister. Arrivare insieme agli obiettivi che abbiamo. Il numero della maglia non è importante – insiste – importa come noi scendiamo in campo. Le altre cose non mi interessano, solo vincere”.

Ragazzo serio e molto maturo, Vlahovic sa benissimo cosa vuole da questa avventura in bianconero. “Ambientarmi prima possibile negli schemi del mister, conoscere tutti i compagni e a livello umano creare un rapporto di amicizia, familiare. Questo è un passo fondamentale per lo spogliatoio per arrivare a traguardi importanti. Cosa mi ha affascinato della Vecchia Signora? La Juventus è il club più grande d’Italia, sono felicissimo di essere qui. La voglia, quell’aspetto di non mollare mai e combattere fino all’ultimo. Puntare sempre ad obiettivi più alti, questa è la cosa più importante. Il calcio oggi è a un livello in cui ogni dettaglio fa la differenza. Ho messo questo nella testa, sto cercando di migliorare quanto possibile. Cerco di lavorare mentalmente, faccio tutto quello che mi può aiutare”.

Alla Juve niente scuse

Tra Champions League e scudetto, il nuovo attaccante della Juve non vuole mettere limiti. E non vuole sentir parlare di paragoni con altri top player. “Champions? Sarà un’emozione unica perché non ho ancora provato quelle sensazioni. Sarò pronto, se il mister deciderà. Paragoni con altri calciatori? Io sto cercando di avere un mio percorso, essere concentrato sempre e stare sempre al massimo. Dove arriverò non lo so, ma farò di tutto per arrivare lontano. Io sono nella Juve – prosegue – e non ci sono più scuse. La Juve non aspetta nessuno, mi farò trovare pronto per inserirmi da subito nel gruppo. Pensiamo di partita in partita, conta solo vincere. Se avevo idoli? Sì, ma ora è il momento di avere il mio percorso e fare di tutto per diventare un gran giocatore. Col lavoro duro posso arrivare, sono pronto a tutto. Ne ho già parlato tante volte degli idoli, sono diventato un po’ noioso sinceramente”.

Ora la curiosità è tanta in vista di Juve-Verona: come giocherà Vlahovic e quale modulo adotterà Allegri per metterlo in condizione di segnare? “Ho parlato con lui, ho fatto un allenamento – dice dell’allenatore – Non abbiamo parlato ancora tanto, mi ha accolto benissimo e dato il benvenuto. Non vedo l’ora di scendere in campo. Io sono a disposizione, tutto quello che deciderà sono pronto a farlo. Sia in fase difensiva e sia in fase di attacco. Quello che mi chiederà sarò disposto a farlo. Uomo copertina? Ci sono già tanti leader, io sono qui per dare il massimo. Tutto quello che mi chiedono mister e compagni sono pronto a farlo. Il resto non importa, conta che la Juve vinca. Dybala? Non l’ho ancora incontrato visto che lui è in nazionale. Si tratta di un grandissimo giocatore. Deciderà il mister chi giocherà. Sono tutti grandi campioni: Morata, Dybala, Kean, Bernardeschi. Non esiste un giocatore che può risolvere le partite da solo. Non voglio pensare queste cose perché è la squadra quella che vince o perde. Devo cercare l’aiuto della squadra, tutti insieme possiamo uscire da situazioni complicate”.

La villa di Ronaldo

Quanto alle voci sul fatto che potrebbe occupare la villa che fu di Cristiano Ronaldo, Vlahovic chiude categoricamente: “Sto cercando una casa ma non sarà quella di Cristiano. Io devo essere umile, queste cose fuori dal campo non mi interessano. Ho voglia solo di campo, di migliorare giorno dopo giorno e vincere. Voglio ringraziare i tifosi della Juve per l’accoglienza, il mio primo mister che mi ha inserito nella prima squadra del Partizan”, conclude.