“Uccise mia madre, e poi mi aggredì”: l’ex nazionale rivela il suo passato horror I “Poi si suicidò”

Volante Polizia
Volante Polizia (Lapresse) – JMania.it

L’ex nazionale si è confessato ai microfoni dei giornalisti raccontando del suo terribile passato: vide la madre assassinata.

È ancora difficile per tanti appassionati di calcio accettare il fatto che Maradona sia davvero morto. Inoltre, gli ultimi sviluppi delle indagini sulla sua morte, che hanno delineato e mostrato pubblicamente quanto purtroppo il Pibe de oro fosse un uomo solo nelle settimane precedenti la sua morte, ha contribuito a mantenere ancora vivo il ricordo di quello che secondo molti, resta ancora oggi il calciatore più forte della storia.

Di sicuro, non esiste nessuno che al suo livello è riuscito a impattare così tanto sul suo sport e sul suo gruppo, come sanno molto bene a Napoli.

Se l’acquisto di Maradona è stato infatti il colpo che permise a Ferlaino di costruire una squadra in grado di vincere due scudetti, questo fu anche possibile per via del fatto che l’argentino è sempre restato una persona umile con i suoi compagni di squadra.

Un tratto della sua personalità raccontato da tutti coloro che lo hanno conosciuto e vissuto in campo, e che gli ha permesso di farsi sempre benvolere da tutti nonostante alcuni atteggiamenti purtroppo sempre più preoccupanti e fuori controllo nei suoi ultimi anni al Napoli.

Il grande Napoli andava oltre Maradona

La grandezza di Maradona non deve però offuscare le altre stelle di quella squadra che infiammò la città partenopeo vincendo due scudetti contro un colosso del calibro del Milan di Arrigo Sacchi.

Se i partenopei sono riusciti a centrare una simile impresa lo devono a tanti campioni che hanno dato tutto in quegli anni diventando il miglior supporto possibile per il genio di Maradona, come Careca o anche Andrea Carnevale.

Andrea Carnevale
Andrea Carnevale (Lapresse) – Jmania.it

La tragica storia di Carnevali

Proprio quest’ultimo fu un acquisto risolutivo in attacco per completare il Napoli, anche perché il calciatore in quel momento era già un punto fisso della nazionale italiana, ricercato da diversi club in tutta Europa.

Non tutti sanno però che Carnevale si è sempre portato dietro una difficilissima infanzia: il padre infatti uccise la madre quando lui era ancora piccoli, al termine di un clima di violenze domestiche durato anni e che lasciato in lui una ferita incolmabile per la perdita della madre. E difatti Carnevali si è sempre speso molto sul tema del femminicidio, intervenendo spesso anche in televisione, chiamato a commentare alcuni casi di cronaca simili al suo.