Trezeguet promette: “Correrò come Iaquinta ed Amauri”

\r\n\r\nE se ci ripensasse davvero?\r\nLe frasi al termine della gara con la Lazio hanno chiarito che David Trezeguet potrebbe finire davvero la sua carriera nella Juve, invece di tornare in Francia a fine anno.\r\nIl goal ritrovato – anche se molto fortunoso (la palla sarebbe uscita, se Muslera non ci avesse messo del suo), l’entusiasmo incontenibile dei compagni in campo ed in panchina, le dichiarazioni della dirigenza e le manifestazioni di affetto tangibili dei tantissimi tifosi presenti all’Olimpico hanno segnato un solco nell’animo di David. Il quale, adesso, sente nuovamente la fiducia di tutto l’ambiente intorno a se dopo un anno difficilissimo; fiducia che è necessaria per ogni giocatore al fine di rendere al meglio, specie per uno come lui.\r\nE quindi ritratta, rimangiandosi parzialmente le dichiarazioni di addio rilasciate non più di dieci giorni fa.\r\nEccole le parole di Trezeguet al termine di Lazio-Juve:\r\n“Per me è un ritorno al calcio ad alti livelli. L’addio alla Juve? Ne riparlerò con la mia famiglia e vedremo se sarà il caso di rivedere la mia decisione di andarmene a fine anno. Giocare per 90 minuti mi mancava davvero: l’ultima partita per intero l’avevo giocata con il Napoli, addirittura a febbraio. Il goal di oggi ha un sapore bellissimo e averlo segnato mi da fiducia per il futuro. Lo scorso anno ho sofferto moltissimo, sia per l’infortunio che per alcune scelte tecniche (parla logicamente di Ranieri, ndr) che non mi hanno permesso di dare il mio contributo a questa squadra.  Mi sento importante quest’anno, anche se gioco di meno. So che devo migliorare tantissimo ancora: tatticamente, fisicamente e caratterialmente, al fine di dare il mio contributo a questa fantastica squadra; Ferrara è stato chiaro con me, so quello che lui si aspetta da me. Se Amauri e Iaquinta rientrano a dare una mano al centrocampo quando serve, devio imparare a farlo con continuità anche io.”.\r\nL’intervistatore gli fa notare l’abbraccio devastante dei suoi compagni di squadra, sia quelli in campo che quelli in panchina, oltre ai cori della curva juventina; lui, visibilmente commosso: “si, i miei compagni non mi hanno mai lasciato ai margini: mi hanno anzi sempre aiutato quando ne avevo bisogno. Dopo il goal erano quasi più contenti di me e per questo li ringrazio tutti. Dei tifosi….non so che dire: guardali (indicando con la mano la curva juventina, ndr), sono veramente fantastici…”.\r\n

Sono con te, David.\r\nQuest’anno i traguardi sono tanti e i campioni come te alla lunga daranno sicuramente il suo contributo.\r\nVa bene, la Juve non gioca più come tre anni fa; il nuovo modulo necessita di uomini portati al sacrificio sia a centrocampo che in attacco. Ma sono sicuro che saprai adattarti alle esigenze di questo fantastico gruppo.\r\nE poi Sivori è a sole cinque lunghezze: se devi fare la storia, falla come si deve…\r\n

Fracassi Enrico per Juvemania.it

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Pubblicato da
Alberto Zamboni