Tragedia per Rabiot: “È stato preso in ostaggio” | Arriva la denuncia pubblica

Non c’è pace per Adrien Rabiot con la madre che ha denunciato pubblicamente il trattamento che gli ha riservato il club.
Saranno delle settimane al cardiopalma per i tifosi della Juventus. Il pericolo di non entrare tra le prime quattro e non qualificarsi alla prossima Champions League è infatti più vivo che mai. E questo d’altronde è il motivo che ha portato la Vecchia Signora a decidere il mese scorso di licenziare Thiago Motta.
È accaduto infatti pochissime volte nella storia dei bianconeri che la società mandasse via un tecnico prima della fine del campionato.
E se si è arrivati a una scelta così estrema e inusuale è perchè, dopo le pesantissime sconfitte con Atalanta e Fiorentina, era ormai chiaro che Motta non avesse più il controllo dello spogliatoio e che, nonostante il quarto posto al momento del suo addio fosse distante solo un punto, la situazione sarebbe solo andata a peggiorare. Per questo alla fine Giuntoli, che aveva creduto fortemente in Motta ( e che aveva tentato di portare anche al Napoli dopo l’addio di Spalletti) ha deciso di voltargli le spalle e chiamare al suo posto Tudor.
L’impatto del nuovo tecnico con l’ambiente è stato molto positivo anche perchè parliamo di un allenatore che da calciatore è stato uno delle colonne portanti della Juventus di Lippi, dunque conosceva già alla perfezione sia l’ambiente che la cultura che ha sempre reso i bianconeri un club diverso da tutti gli altri.
I problemi della Juventus a centrocampo
Ma non sarà semplice rientrare tra le prime quattro anche perché, al di là delle colpe di Motta, è evidente che ai bianconeri mancano calciatori di spessore e personalità, soprattutto a centrocampo.
Con l’eccezione di Thuram infatti, i centrocampisti juventini, a partire da Locatelli, non hanno mai brillato per continuità e prestazioni. E in molti iniziano a chiedersi se non sia stato un errore lasciare andare via Rabiot, anche vedendo la qualità e la personalità che sta dimostrando a Marsiglia.

Rabiot, la denuncia della madre contro il Psg
Il centrocampista francese nelle scorse settimane è stato inoltre vittima di pesanti insulti da parte della tifoseria del Psg. Nulla di strano in fondo, perchè Rabiot è cresciuto nelle giovanili del club francese, con cui però è andata alla rottura nel 2018 prima di trasferirsi alla Juventus.
Al punto che, come aveva raccontato la madre tanti anni fa, il Psg, furioso per il suo rifiuto di non rinnovare il contratto, aveva iniziato a controllarlo in modo maniacale. All’epoca infatti la madre raccontò a L’Equipe che Rabiot era “un prigioniero al Psg, un ostaggio. Ha solo chiesto di adempiere al suo contratto e di rispettare se stesso. E’ punito per non essere andato in Qatar quando sua nonna è morta e suo padre stava morendo”.