Tevez pazzo della Juventus: “Non vedo l’ora di iniziare”

Carlos Tevez si gode gli ultimi giorni di vacanza, prima di presentarsi in ritiro il prossimo 12 luglio a Chatillon. In attesa di raggiungere i suoi nuovi compagni per la nuova avventura alla Juventus, l’Apache ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano argentino ‘Cronica’. “Devo essere in Italia il 9 luglio per iniziare il precampionato. Saremo a Torino due giorni e poi andremo in montagna per 10 giorni. La Juve è un club che esige molto”, rivela Tevez, affermando che si presenterà a Torino con qualche giorno di anticipo rispetto alla data ufficiale del ritiro. Mentre altri campioni hanno lasciato l’Italia in questi anni, Tevez ha accettato la sfida della Serie A. Come se la immagina? “Ancora non me lo immagino, e credo che mi servirà molto il precampionato per ambientarmi, e sapere quello che dovrò affrontare. Saranno molto importanti questi giorni che mi allenerò con tutti i miei compagni”, ha proseguito il bomber argentino.\r\n\r\ni tifosi si sono divisi sulla scelta della maglia numero 10 che fu di Del Piero:\r\n

“Per la verità non mi genera nessuna pressione – rivela Tevez – Non penso per niente al numero di maglia. Sono concentrato per potermi preparare al meglio per affrontare la stagione nella migliore condizione”.

\r\nA rendere ancora più gradevole lo sbarco alla Juventus, ci hanno pensato i nuovi compagni, che hanno accolto Tevez al meglio:\r\n

“Sì, appena ho messo piede in Italia, mi hanno scritto per darmi il benvenuto. Hanno fatto di tutto per farmi sentire bene, è una cosa fantastica, mi viene voglia di iniziare subito”.

\r\nGrande anche l’affetto dimostrato dai tifosi della Vecchia Signora:\r\n

“Mi hanno trattato molto bene. Ho avuto difficoltà a uscire dall’aeroporto per quanti tifosi c’erano ad accogliermi e non solo all’aeroporto, ma ovunque andavo, mi accompagnavano. È stato incredibile”.

\r\nInfine, una battuta sulla nazionale argentina:\r\n

“Non credo che mi chiameranno, e la squadra è già delineata. Per adesso è un capitolo chiuso. La nazionale sta bene senza di me e io sto bene così. Non c’è più niente da dire. Se arrivasse una chiamata? Certo che andrei, non potrei dire di no. Penso comunque che non ci saranno modifiche alla squadra da qui ai Mondiali”, conclude Carlitos.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni