Interviste

Szczesny: “Alla Juve per vincere tutto, Var? Un po’ incasinata ma aiuta”

Wojciech Szczesny a 360 gradi: l’estremo difensore della nazionale polacca e della Juventus ha parlato ai microfoni di Premium Sport. Portiere di scorta in bianconero, alle spalle di Gigi Buffon, Szczesny si gode la qualificazione ai Mondiali di Russia 2018 con la Polonia: “Non so se potremo essere la sorpresa del torneo. Ora pensiamo solo a festeggiare la qualificazione, il mondiale arriverà in estate, abbiamo tempo per riposare. Sicuramente poi pensiamo di fare bene in Russia”.

Dopo due ottime stagioni in prestito alla Roma, l’estremo difensore polacco è stato acquistato dalla Juventus, che intende sostituire entro l’anno prossimo capitan Buffon. Per ora gioca poco, ma Szczesny è tranquillo e sempre fermamente convinto della scelta che ha fatto.

“Ho scelto così perché ho bisogno di vincere tutto. Ho scelto la Juventus per la sua mentalità vincente. Ogni giorno che vado ad allenarmi mi sento più forte e più pronto per giocare in questa squadra. Mi è sembrata una scelta normale, quando chiama la Juve bisogna andare: sono molto contento. Quando giochi nella Juventus – insiste – l’obiettivo è sempre quello di vincere tutto e anche quest’anno sarà così”.

Szczesny e la lotta scudetto

Ovviamente, non è facile primeggiare su tutti i fronti, in Europa come in Italia la concorrenza è sempre agguerrita.

“Ci sono tante squadre forti, il Napoli mi sembra quella più pericolosa per la sua qualità di gioco. Ma c’è anche la Roma e l’Inter di Spalletti che ha iniziato molto bene questa stagione. Dobbiamo essere pronti per vincere tutte le gare ma con la nostra mentalità lo saremo”.

Infine, Szczesny fa due considerazioni importanti: una sul compagno Dybala, l’altra sulle prime impressioni destate dal Var.

“Dybala? È fuori dal mondo, è uno dei migliori giocatori. Ci sono Lewandowski, Messi, Ronaldo e poi c’è Dybala. Il VAR? L’idea mi sembra buona, a volte si crea un po’ di confusione, ma penso che per il futuro del calcio sarà importante. È il primo anno ed è un po’ incasinato, però sarà un buon aiuto per il calcio”, conclude.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni