Svelato il mistero del “Metti Collina”: Porto e la bozza sfuggita

E’ stato finalmente svelato il mistero dell’ormai tragicomico “Metti Collina”, quel particolare rilevante solo per le coscienze di qualche tifoso nerazzurro che spera ancora di ottenere la santità con le indulgenze. La frase incriminata fa riferimento alla griglia abbozzata da Berga­mo al telefono con Facchetti alle 9.51 del giorno in cui – so­lo alle 11 – si sarebbe proce­duto al sorteggio degli arbi­tri. La verità la svela oggi ‘Tuttosport’ e dire che abbia fatto imbufalire lo staff difensivo degli imputati è dire poco.\r\nIl perito Porto, in sostanza, si è rimangiato la perizia a distanza di qualche giorno dal deposito in tribunale: nel­l’udienza del 1 ottobre la giu­dice Casoria aveva afferma­to, alla presenza di Porto al banco dei testimoni, che le trascrizioni erano sta­te ufficialmente depositate. In realtà così non è stato e il 7 ottobre Porto scrive. “Io sot­toscritto faccio presente quanto segue: il 15 settembre 2010 ho depositato la secon­da perizia fonica trascrittiva; il 4 ottobre (ma era l’1 otto­bre) ho confermato in udien­za la perizia da me redatta; nei due giorni successivi a ta­le conferma, su vari giornali sportivi venivano riportati alcuni passi della telefonata 4853 del 26 novembre 2004; rivedendo la relativa trascri­zione mi accorgevo di aver depositato una bozza della stessa, con al­cune imprecisioni. Per i sum­menzionati motivi, io sotto­scritto deposito in data odier­na la trascrizione della con­versazione 4853, ribadendo che, per mero errore materia­le, nelle perizia da me depo­sitata il 15 settembre è stata riportata una bozza della stessa che deve intendersi sostituita da quella allegata“.\r\nE’ davvero incredibile come un perito che sin qui aveva depositato perizie foniche impeccabili abbia commesso un errore così grossolano presentando una bozza, proprio per la telefonata più importante. Per evitare che l’episodio si ripeta, comunque, la difesa di Moggi è orientata a chiedere che un loro consulente affianchi il perito Porto da qui alla fine del processo.

Condividi
Pubblicato da
Alberto Zamboni