Serie A: un sorpasso rilassato

La Juventus ha finalmente sorpassato il Napoli in vetta alla classifica di Serie A, ma piedi per terra: scudetto è quando si vince, avrebbe detto un certo Boskov

Devo dire la verità dopo la vittoria da crepacuore di Wembley in cui ho perso 10 anni di vita, una partita di Serie A come questa contro l’Udinese proprio ci voleva. Sono felice di essermi ”annoiato” nel vedere la mia Juve passeggiare sui friulani, che non ci hanno creato nessun tipo di problema. La Juve ha messo il pilota automatico e l’ha portata a casa con una grande tranquillità. Allegri ha fatto turnover cambiando 5/11 di formazione e si è rivisto finalmente Marchisio per tutta una partita. Così come Sturaro e Rugani. Devo dire che fra questi solo Sturaro mi ha convinto appieno, gli altri 2 pur giocando mediamente bene, li vorrei piu’ intraprendenti quando hanno delle occasioni. Soprattutto Marchisio che con gli occhi della tigre si potrebbe anche prendere il posto da titolare affianco a Pjanic e Matuidi. Sturaro invece l’ho visto bello tosto seppure sappiamo tutti che abbia dei limiti e nonostante anche altri prima di lui ne avessero e non gli venivano rimproverati piu’ di tanto.

Capitolo rigori. E’ il quarto che sbagliamo. Decisamente troppi. Urge trovare un rigorista o rivalutare Dybala sul ruolo visto che prima dei 2 sbagliati era sempre stato impeccabile. Il rigore di Higuain non è stato neppure calciato malissimo, forte e angolato, purtroppo era leggermente a mezza altezza se fosse stato piu’ radente forse Bizzarri non ci sarebbe arrivato. Comunque è un fatto che sbagliamo troppi rigori quest’anno e questo non va bene. Fortunatamente Higuain è stato molto bravo a riprendersi e a servire un assist veramente magistrale per il 2-0, pero’ il capitolo rigori è da risolvere.

Per il campionato a questo punto la Juve deve solo esser un caterpillar che è piu’ facile a dirsi che a farsi. Almeno per noi parla la storia. Ci siamo abituati. Sono anni che proprio nel finale di stagione, per lo meno in campionato, diamo lo scatto decisivo. Non so se avete visto il video di Evra. Ve lo consiglio. Colpisce molto quando dice: ”Insultateli pure, voi non sapete quanto lavorano questi ragazzi”. Ecco il buon Zio Pat l’aveva con i nostri detrattori, ma credo che qualche volta questo monito andrebbe esteso a qualcuno che si professa juventino. Non mi riferisco ai lettori del blog che sono quasi sempre molto corretti nelle loro critiche, mi riferisco al solito ai frequentatori dei social: Twitter, Facebook, Istagram, Youtube… Gente che si mette davanti a una videocamera o davanti a una tastiera e si improvvisa allenatore di Serie A. Tifosi diventati così insopportabili da sperare che la Juve perda per dire: ”Hai visto avevo ragione”. No davvero di questi ne faccio a meno. Preferisco che la Juve vinca e che io abbia torto. Non ho bisogno di avere la ragione per accrescere la mia autostima. Queste stupidaggini le lascio agli altri.

Di recente in TV a Top Planet ho criticato la gestione dei nostri infortuni, ho detto senza mezzi termini che per quanto adori Buffon in questo momento Szczesny mi pare piu’ deciso del nostro grande vecchio, che mi sembra abbia qualche piccola defezione, questo lo dico per chi mi accusa di esser ”allegriano”. Da quando facciamo Sesso Juve e Rock n’ Roll il nostro podcast radiofonico, che vi invito a seguire, abbiamo invitato amici di tutti gli umori, anche chi era critico verso il gioco e verso il mister, ma sempre nel rispetto di questi ragazzi che sono 7 anni che si fanno il mazzo. Troppo comodo stare sul divano e criticare sempre a prescindere. E lo dico anche per chi va allo stadio. Non si è piu’ tifosi di altri se si fa un abbonamento per stare a rompere le scatole. Mi viene in mente Conte quando a Siena fece quella famosa conferenza stampa in cui si lamentava del poco sostegno del tifo. Disse: ”Gufi statevene a casa”. Alla fine il Napoli ha pareggiato contro l’Inter. Speravamo che prima o dopo sarebbe arrivata una qualche flessione. Nonostante la rinuncia alle coppe è arrivata. Il sorpasso è stato effettuato. Ora per carità la strada è ancora lunga, ma un bravo a questa squadra e a questo mister è un atto dovuto e chi non lo ammette è sciocco. Mi verrebbe di dire con un poco di polemica, uno scudetto per molti ma non per tutti. Ma ne parliamo piu’ avanti. Almeno penso che su questo siamo tutti d’accordo. Scudetto è quando si vince. Per ora godiamoci il sorpasso.