Serie A nel post-Calciopoli nessuno come il Milan per bilancio rigori

C’è davvero poco da ridere e non è il caso di fare i ‘simpatici’ davanti alle telecamere… I numeri parlano chiaro: negli ultimi 4 anni il Milan è la squadra che ha il bilancio dei rigori più favorevole in assoluto: 45 a favore e 14 contro (+31).  Le polemiche di questi giorni, che porteranno sabato prossimo al big match Milan-Juve, hanno la loro origine proprio dalle statistiche degli ultimi anni che dicono che la Juventus, nonostante sia sempre stata una squadra che ha segnato tanto, stazionando con costanza nelle aree avversarie, è una di quelle che nel post-Calciopoli ha ottenuto meno rigori. Il bilancio di questa stagione è arcinoto: al Milan è stato fischiato un solo rigore contro, mentre alla Juve ne sono stati fischiati 3. Risultato: Milan +5, Juventus -2. I rossoneri sono anche la squadra che ha avuto più rigori a favore dopo il Catania (7). La Juventus, per contro, è la squadra che ne avuti meno in tutta la Serie A, nonostante le immagini le diano ragione nelle lamentele per 6 rigori negati in campionato e 2 in Coppa Italia.\r\n\r\nIl bilancio della stagione scorsa, che laureò il Milan Campione d’Italia, non è poi tanto diverso: 6 rigori a favore, uno solo contro alla fine del campionato scorso (saldo: +5); mentre la Juve ebbe 3 rigori a favore e 4 contro (saldo: -1). Lo scorso anno soltanto tre squadre (Chievo, Cagliari e Palermo) ebbero meno rigori a favore (2) della Juventus. Saldo negativo anche nel 2009-2010 per i bianconeri con 4 a favore e 5 contro (-1), +7 invece quello del Milan. Quell’anno soltanto Bologna, Fiorentina (3) e Chievo (2) hanno avuto meno rigori a favore della Juventus.\r\n\r\nLe cifre assumono però ancora più rilevanza se si guardano le cifre del post Calciopoli, con il Milan protagonista assoluto: il bilancio parla di 45 rigori a favore e 14 contro per il Milan (+31), 23 a 21 (+2) per la Juventus. I bilanci migliori, dopo il Milan, ce l’hanno la Roma (41 a favore, 24 contro), l’Inter (30/21) e il Napoli (32/27).

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Pubblicato da
Alberto Zamboni