Editoriali

Se non ve ne foste accorti Pirlo sta cercando il gioco

Il mister della Juventus sta cercando di fare lo stesso calcio di Klopp e Guardiola, quello che auspicano molti tifosi anche a costo di non vincere

C’è molta incoerenza nel seguire oggi le partite della Juve. La tifoseria è stata abituata veramente bene negli ultimi nove anni e si perdono di vista le cose reali del calcio. Forse qualcuno pensa che la Juve debba stare in testa ai campionati dalla prima all’ultima giornata da qui fino alla notte dei tempi. Bello, ma impossibile. Una volta essere terzi alla dodicesima giornata a 4 punti dalla prima era una cosa assolutamente normale. Anche negli ultimi anni, ad esempio, non sempre si è vinto il titolo ”platonico” di campioni d’inverno. Si diceva conta la classifica a Maggio. Oggi il post Sarri ha creato un ansia spasmodica da prestazioni in buona parte della tifoseria. C’è questa paura che siccome il capitolo sarrista non è andato a buon fine la Juve non possa praticare un buon calcio con un altro mister. Mi verrebbe da dire: “C’è vita oltre Sarri”, ma ce n’era pure prima.

Ad esempio non si tiene in nessun conto che con una vittoria in più, e poteva esser ieri se Ronaldo avesse segnato il rigore, la classifica sarebbe Milan 28 Inter 27 Juventus 26 invece di 24. Si perde la ”capa” per così poco. Come ad esempio da una parte ci si spella, le mani per applaudire l’Atalanta che per il secondo anno consecutivo passa il turno a giorni di Champions quindi entra fra le prime sedici squadre d’Europa, dall’altra si pensa che quando si incontra la squadra di Bergamo bisogna necessariamente farne un sol boccone come se non fosse ormai consolidata fra le squadre più importanti del campionato italiano e non solo appunto. Quando la Juve affrontava il Cagliari di Riva o la Sampdoria di Vialli e Mancini o il Verona di Bagnoli o il Parma di Scala o la Fiorentina di Batistuta le partite erano difficilissime e a volte si perdeva, oggi invece sono tutte deboli contro di noi, anche nell’anno in cui attuiamo un grande ringiovanimento della rosa e in campo mandiamo un mucchio di ventenni.

Contro l’Atalanta un’ottima Juventus

Al netto di queste questioni interne al tifo che ancora non ho capito, la Juventus ha giocato un ottima partita contro l’Atalanta. Ha ribattuto colpo su colpo e alla fine poteva perdere come vincere. I due portieri hanno fatto la differenza nel tenere il risultato basso. Al netto di un arbitro che ha aiutato i bergamaschi graziando Romero e De Roon da espulsioni nette, la Juve ha cercato di vincere fino al 90mo e oltre (Ronaldo a pochi minuti dal termine stava facendo un gol dei suoi che è andato alto non di molto). La partita infatti dal punto di vista dello spettacolo non è stata affatto male e qui torniamo al capitolo tifosi che a chiacchiere amano la squadra che attacca a rischio di perdere, ma poi se non vince si lamentano, oppure se poi si prende gol non gli va bene. Da questo punto di vista la mentalità di Pirlo sembra molto simile a quella che voleva dare Sarri e se non ve ne accorgete è grave, vuol dire che non fa per voi l’analisi della partita, ma i rischi che si corrono attaccando sempre fino al 90mo questi sono. Di conseguenza  se non si vince per forza poi bisogna farsene una ragione.

Il calcio spettacolo che piace solo quando si vince

Questo è il calcio caro ai Guardiola e Klopp che a volte non vincono perché si scoprono sempre e non si arrendono al pareggio. Questo è il calcio anche di Gasperini che qualcuno vorrebbe metter sulla panchina della Juve. L’Atalanta ha battuto la Lazio 4-1 e perso col Napoli 4-1 ha vinto con il Liverpool con 2-0 ma ci ha perso pure 5-0. Ha fatto 1-1 con l’inter e la Juve ma  ha perso in casa con Verona e Samp. Sempre senza mai rinunciare a giocare. Allora perchè se capita alla Juve di non vincere vi incavolate? E’ un calcio che qualcuno definisce a sproposito ”europeo” che però in Italia poi piace solo se si vince e soprattutto piace molto da spettatori imparziali, ovvero quando delle due squadre che si affrontano non ti frega una beata mazza. Il punto è sempre lo stesso: è bello il calcio che finisce 4-3 finchè non è la tua squadra che perde, quando è la tua squadra che perde di un gol, non è più tanto bello. Fra l’altro a volerla dire tutta si citano allenatori fra cui lo stesso Gasperini, che ci hanno messo alcuni anni a trovare il bandolo della matassa delle proprie squadre, e a Pirlo non si perdonano 5 pareggi.

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Pubblicato da
Alessandro Magno