Interviste

Sarri: “Fortunati a pareggiare nella confusione”

Le parole di Maurizio Sarri al termine di Atalanta-Juventus

Maurizio Sarri ha analizzato la vittoria ottenuta dalla Juventus sull’Atalanta per 3-1 ai microfoni di Sky Sport. “Bella partita, di ritmo e intensità, non sembrava neanche il campionato italiano – esordisce il tecnico bianconero – . Dopo l’episodio del rigore ci siamo persi, abbiamo pensato al contesto e non a giocare a calcio. Per un pezzo di partita abbiamo sofferto e siamo andati sotto, abbiamo avuto fortuna di pareggiare in una fase confusa. Ci abbiamo creduto – insiste – dopo e abbiamo giocato bene i 20 minuti finale”.

In realtà ad aver ritmi alti è stata l’Atalanta, mentre la Juventus ha avuto grosse difficoltà ad uscire dalla propria area per via del pressing asfissiante dei nerazzurri. Il 4-3-1-2 di Sarri non è mai stato così in difficoltà: “Non è semplice, è difficile e dispendioso in fase difensiva, soprattutto per i due centrocampisti interni. Abbiamo coperto poco la palla nella loro metà campo – ammette ancora il tecnico bianconero – . Spesso ci siamo trovati a metà strada, il problema era la palla scoperta e loro ci hanno preso con tanti cambi di campo. Sprechi energie, è un modulo difficile così”.

Sarri e gli infortunati

Problema infortuni: in attesa di capire se Ronaldo ce la farà per l’Atletico Madrid, si fermano Bernardeschi e nuovamente Douglas Costa. “Sarei contento se Ronaldo recuperasse subito per la partita di martedì – auspica Sarri – , lo spero. Deve recuperare dall’acciacco che lo sta condizionando nell’allenarsi con continuità. Dipenderà tutto dalle sensazioni che avrà in futuro, dalla stanchezza mentale o fisica che potrà sentire. Ha fatto una scelta giusta, tentare di trovare un modo di allenarsi senza sovraccaricare il ginocchio e riposare per qualche giorno. Bernardeschi? Sembra un colpo al diaframma, aveva la sensazione di dover vomitare. Anche Douglas Costa non sta benissimo, sembra avere un problema ai flessori. Spero sia solo una contrattura”.

Condividi
Pubblicato da
Alberto Zamboni