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Repubblica: Lotito sognava lo scudetto a tavolino

Secondo Maurizio Crosetti è più di un sospetto

Maurizio Crosetti, giornalista del quotidiano La Repubblica ha rivelato un retroscena che in realtà è un sospetto che serpeggia da tempo nella tifoseria bianconera. Claudio Lotito, presidente della Lazio, sognava uno scudetto a tavolino. Uno scudetto a cui la Juventus di Andrea Agnelli ha già fatto sapere di non tenere. Se il campionato fosse già finito e il tricolore assegnato ai bianconeri, per il club torinese non ci sarebbe nulla da festeggiare, eppure c’è qualcuno che ha sperato fino all’ultimo di arrivare alla sospensione in testa per cercare di farselo assegnare.

Un altro scudetto di cartone?

Siamo dunque stati vicinissimi ad un nuovo scudetto di cartone, secondo Crosetti di Repubblica, perché il patron biancoceleste avrebbe fatto di tutto per giocare un altro turno e completare il 26° con Juventus-Inter nella speranza che gli attuali campioni d’Italia non facessero risultato. Se la Juve non avesse battuto i nerazzurri, tutte le discussioni e le ipotesi che si stanno facendo in questi giorni probabilmente non sarebbero nemmeno state prese in considerazione. Lotito avrebbe accettato una chiusura di stagione immediata con assegnazione dello scudetto alla sua Lazio, è quello che Crosetti definisce “il sospetto” ma anche “qualcosa in più”.

Uno scudetto che non vuole nemmeno l’Uefa ma nel 2006…

Essendoci la Juventus in testa, ora lo stesso consigliere federale, spalleggiato da De Laurentiis starebbe spingendo per la ripresa degli allenamenti e la conclusione dei campionati, anche a costo di prendersi qualche rischio con il coronavirus. Al massimo, se l’emergenza si dovesse protrarre non consentendo la ripresa delle partite, si congelerebbe la classifica attuale senza però assegnare lo scudetto. Si dice che all’Uefa interessi solo conosce i nomi dei club che parteciperanno alle coppe. Strano perché qualcuno nel 2006 ci raccontò che oltre a questo l’Uefa voleva l’assegnazione del tricolore.E fu per quel motivo che finì sulle maglie dell’Inter.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni