Editoriali

Ramsey trequartista: così Pirlo toglie il gallese dal mercato

Le statistiche di Juve-Samp sono dalla parte di Aaron Ramsey, che non sarà venduto

Una rondine non fa primavera, ma quella di Aaron Ramsey in Juventus-Sampdoria è stata un’ottima prestazione. Il 29enne centrocampista gallese è stato schierato da trequartista in un 3-4-1-2 nel quale Andrea Pirlo ha affidato all’ex Arsenal un doppio compito assai gravoso. Ramsey doveva essere il primo portatore di pressione e al contempo il rifinitore per Cristiano Ronaldo e Kulusevski. Esperienza internazionale da vendere, il numero 8 bianconero lo scorso anno è andato indubbiamente al di sotto delle attese, ma non è stato l’unico e l’impressione rimasta è che in molti non siano stati liberi di esprimere il proprio talento.

Ramsey liberato dalle catene dei due tocchi

Una volta liberato dalle catene dei due tocchi, Ramsey così come altri elementi della rosa, sembra essere un altro. Ovviamente, si attendono impegni maggiormente gravosi rispetto alla sfida di contro una Sampdoria dimessa, ma i segnali sono incoraggianti. Mister Pirlo sta cucendo modulo e trame di gioco su misura dei giocatori che ha a disposizione. Che non avessimo in rosa registi e mezzali era fin chiaro dalla passata stagione, eppure mai al precedente tecnico è venuto in mente di schierare una linea a quattro, ma si è sempre rimasti imbrigliati nel centrocampo a tre. Il calcio è semplice, bisogna leggere le situazione e non cercare di imporsi alle stesse, perché le dinamiche delle gare ti si ritorcono contro.

I numeri del gallese in Juve-Samp

Alla fine, le statistiche di Ramsey sono importanti: 90 palloni giocati, 52 passaggi offensivi, 17 duelli, 6 occasioni da gol create (due assist per Ronaldo, uno andato in gol), 6 contrasti, 5 recuperi palla, 2 intercetti. Da tempo si dice ce il gallese sia uno dei sacrificabili, ma i segnali che giungono da Torino oggi sono ben diversi: Pirlo è desideroso di rivalutare gli elementi sui quali si è creduto tanto nel recente passato, tanto da elargire loro stipendi da top player.

Condividi
Pubblicato da
Alberto Zamboni