Quagliarella: “Bene contro il Nordsjaelland ma pensiamo al Pescara”

Anche ieri sera contro il Nordsjaelland, Fabio Quagliarella ha fatto capire di volersi ritagliare più spazio in questa Juventus: come contro il Chelsea, appena entrato il bomber campano è andato in gol. “Ieri siamo scesi in campo con la voglia di riscatto e di dimostrare che la gara contro l’Inter ha rappresentato solo un episodio. Con il nostro gioco, siamo abituati ad attaccare e in questi due anni abbiamo dominato gran parte delle partite disputate, ogni tanto però può capitare che non ci riesca. Giocando ogni tre giorni non c’è tempo di guardarsi indietro, la sconfitta è alle spalle, così come è passata la vittoria di ieri. Siamo già tutti proiettati al Pescara”, ha dichiarato l’ex Napoli ai microfoni di ‘Sky Sport’.\r\n\r\nPer quel che riguarda la Champions, tutto si deciderà nelle prossime gare contro Chelsea e Shakhtar. “Affronteremo due grandi squadre – prosegue Fabio – in particolare lo Shakhtar mi ha fatto un’ottima impressione quando è venuta a Torino. In Ucraina sarà dura, ma per noi importante e cruciale sarà soprattutto la sfida con il Chelsea. Dobbiamo fare di tutto per vincere, altrimenti sarà durissima. Il Chelsea è una squadra molto fisica, con giocatori che tecnicamente ci possono mettere in difficoltà e sicuramente verranno qui per fare la loro partita cercando di vincere. Dovremo essere bravi a essere aggressivi su ogni pallone, come è successo ieri”.\r\n\r\nIntanto, Conte continua a far girare i suoi attaccanti: “Siamo cinque attaccanti e con noi il mister è stato chiaro fin dall’inizio. Per ogni partita sceglie due e noi ci sentiamo tutti titolari. Può capitare di fare due o tre gare di fila da titolare e poi andare in panchina o in tribuna. Sappiamo che dagli attaccanti si aspettano i gol, ma Conte si attende soprattutto il contributo al gioco e i nostri movimenti sono fondamentali, se andiamo per conto nostro salta l’80% degli schemi. Con i nostri movimenti permettiamo gli inserimenti di centrocampisti ed esterni, il nostro diventa un lavoro oscuro, quasi mai messo in risalto. Ma quello che conta è che i nostri sacrifici diano frutti e hanno contribuito a farci vincere Scudetto e Supercoppa”, conclude Quagliarella.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni