Prima conferenza di Conte da Chatillon “Sono sereno, Del Piero ci mancherà ma guardiamo avanti” – video integrale

Il ritorno del guerriero. Dopo le vacanze trascorse con la famiglia e il rientro con blitz a Roma per presentarsi davanti al pool di Stefano Palazzi, il tecnico della Juventus, Antonio Conte, si è presentato oggi nella prima conferenza stampa del ritiro bianconero. Ovviamente Conte riparte da dove ci eravamo lasciati, a quell’augurio si serene vacanze. Ma lo sono state davvero per il tecnico leccese? “Diciamo che sicuramente anche nei momenti più bui e più dolorosi di questa vicenda ho sempre avuto grandissima stima e grandissima fiducia in chi sta conducendo le indagini, in questa vicenda che sicuramente non è una bella vicenda, è una bruttissima vicenda. Però è sempre avuto grandissima fiducia. L’altro giorno sono stato chiamato in Procura, ho potuto esporre e chiarire punto per punto qualsiasi situazione, raccontando una verità penso assolutamente credibile. Io penso che la credibilità, un uomo, la conquisti durante l’arco di una vita, passo dopo passo. E io penso che nei miei 42 anni la mia vita sia stata molto ma molto credibile. La società, il presidente, 14 milioni di tifosi, sanno chi è il loro allenatore e penso che dopo questo chiarimento anche altri faranno le loro valutazioni”.\r\n\r\nNiente e nessuno può turbare dunque l’allenatore del trentesimo scudetto della Juventus, che ha ripreso a lavorare con lo spirito di sempre.\r\n

Molto sereno, io sono molto sereno perché ripeto, ho chiarito punto per punto, e quindi quando uno parla di verità, racconta la verità, è sereno con se stesso, anche se ciò che gli gira intorno sembra che non porti serenità. La coscienza però mi fa stare molto molto sereno.

\r\nheight=370\r\n\r\nChissà se Cotne sarebbe stato tirato in ballo se non fosse stato l’allenatore della Juve…\r\n

In questo mese e mezzo tantissimi pensieri mi sono passati per la testa. Infatti quando ho parlato di momenti bui, di momenti tristi, di momenti dolorosi, racchiudo questi pensieri. Però, ribadisco, che ho grandissima stima, ho grandissima fiducia, e ho sempre detto che chi sta facendo le indagini le sta facendo in maniera seria, in maniera corretta, anche a Cremona, infatti lì ci sono già stati esiti positivi e sono molto sereno. Patteggiamento? Non c’è nessuna soluzione, non ci sono soluzioni”.

\r\nSi parla di calcio giocato e il primo pensiero di Conte va ad Alessandro Del Piero, che dopo 19 stagioni non sarà in ritiro:\r\n

Volevo, non ricordare, perché comunque Ale è presente perché Ale Del Piero rappresenterà la storia della Juventus. Mi preme sottolineare, che sicuramente è molto strano dopo tanti anni che non ci sia. Lui l’anno scorso ha fatto una grandissima stagione, come ho detto sempre, insieme a Buffon ed anche a Pirlo. Mi sono stati molto vicini, mi hanno veramente aiutato tantissimo, quindi il mio è un ringraziamento sentito nei confronti di Ale, per quello che ha fatto l’anno scorso, per quello che ha fatto in tutti questi anni nella Juventus. E’ una presenza che sicuramente manca, però sappiamo benissimo che bisogna sempre andare avanti nelle cose, nella vita, e io a lui auguro le migliori fortune perché se le merita, per quello che ha fatto e per quello che sicuramente farà  nel presente  e farà nel futuro.

\r\nheight=370\r\n\r\nSi entra nel vivo del mercato e dei movimenti delle squadre di serie A. I top club, tutti o quasi, hanno ceduto pezzi da novanta, tranne la Juve che ha comprato, e tanto pure. Come giudica Conte questa fase di calciomercato?\r\n

Questo significa che la Juventus l’anno scorso ha fatto qualcosa di super straordinario, perché i calciatori da 40-50 milioni ce li avevano gli altri, non ce li avevamo certo noi. Quindi se Thiago Silva è stato valutato 40 milioni, se Ibrahimovic viene valutato 30 milioni, significa che l’anno scorso abbiamo fatto qualcosa veramente di super straordinario. E penso che sia difficile a richieste del genere dire di no, per quello che è stato al Milan. Quando ti chiedono un giocatore e sono disposti a darti 40-45 milioni, diventa dura, però è la testimonianza anche che i top player ce li aveva il Milan. Maicon al Real Madrid, se andrà al Real Madrid, è tanta roba. Però guardiamo in casa nostra, cerchiamo di crescere, così come abbiamo fatto l’anno scorso, in una maniera anche molto molto spedita, però non dimentichiamo che la casa, il palazzo che vogliamo costruire, ha solamente un anno di costruzione. Siamo stati molto bravi a fare fondamenta importanti, a costruire dei piani, però il palazzo è ancora tutto da costruire, perché consentitemi di dire che sento un po’ troppo entusiasmo, un po’ troppo entusiasmo che gira intorno. L’anno scorso abbiamo vinto lo Scudetto ed io non dimentico mai che due anni fa e tre anni fa siamo arrivati settimi. Quindi, quando si parla di obiettivi, cerchiamo di confermarci in Italia, che è uno step importante per noi… Confermarci in Italia è importante. Affronteremo per il primo anno con questo gruppo la Champions con grande entusiasmo, con grande voglia da parte di tutti, cercando di fare più strada possibile. E anche il terzo obiettivo, la Coppa Italia… cerchiamo di affrontare tutti gli obiettivi con grande determinazione, cattiveria e concentrazione, non dimenticando mai da dove siamo partiti e quello che ci ha portato a vincere lo Scudetto. Se saremo bravi, io per primo, a non dimenticare mai da dove arriviamo, allora io penso che ci potremo togliere delle soddisfazioni. 

\r\nLa rosa è al completo o Conte si aspetta ancora qualche colpo?\r\n

Con la società c’è sempre grandissima sintonia, grandissima conversazione quotidiana sul da farsi. Il fatto che siano arrivati questi giocatori mi rende molto felice, molto contento, perché sono calciatori voluti insieme alla società. Detto questo, sul mercato è giusto che ne parliate con Marotta. Io so benissimo che c’è da fare, la società lo sa benissimo, quindi… c’è da fare. Top player? Io l’anno scorso feci una battuta, nel senso che tutti parlavano di top player, io parlavo di bas player, qualcuno mi accusò di essere ignorante in inglese. Ma ho fatto una battuta, se non si capiscono neanche le battute, è dura. L’anno scorso c’era la necessità di prendere un singolo giocatore e spendere tutto quello che avevamo – 35-40 milioni su un singolo -, oppure cercare di ripartire quella somma su cinque-sei giocatori. E la scelta che è stata fatta, penso sia stata una scelta appropriata visti anche i risultati. Il top player dev’essere un top player non a livello economico, dev’ essere un top player a livello calcistico. Faccio un esempio: il Vidal della situazione l’anno scorso è stato pagato come un bas player, e invece in campo si è dimostrato come un top player. Ecco, io mi auguro che se non dovesse… preferisco che arrivi un top player da campo piuttosto che un top player a livello economico, perchè a volte pagare 40 milioni non significa che quei 40 milioni poi te li porti sul campo”.

\r\nSui nuovi arrivati, infine, Conte specifica:\r\n

Lucio è un top player nel suo ruolo, arrivato a zero euro. Lo considero un grandissimo colpo e farà una grande stagione. E’ un professionista. Asamoah e Isla sono due obiettivi centrati in pieno, erano nella nostra lista, molto forti e con caratteristiche tecniche e umane da giocatore della Juventus. Così come Giovinco, che ho voluto fortemente, sia io che la società: salta l’uomo, batte le punizioni, è forte nell’uno contro uno, è determinante anche con una sola giocata, arriva sapendo di poter ancora migliorare e sapendo che puntiamo su di lui. La numero 10? Decideremo io e la società a chi darla, è un non problema.\r\n

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Pubblicato da
Alberto Zamboni