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Clamorosa testimonianza su Pogba: “Non è infortunato, io so la verità”

Il centrocampista francese continua a ritardare il suo rientro e ora spunta un retroscena che ha del clamoroso.

Il lungo infortunio ha rovinato la stagione di Paul Pogba. Il rientro sempre posticipato per continui intoppi e ancora zero minuti in campo dal suo ritorno alla Juve. E ora spunta una testimonianza clamorosa che riguarda il francese.

Il caso Paul Pogba tiene banco in casa Juve dall’inizio della stagione. L’infortunio subito durante la preparazione estiva continua a tormentare il calciatore, che fino ad ora non è riuscito a rimettere piede in campo per questa sua seconda parentesi in maglia bianconera. Solamente una convocazione, quella nella gara contro il Monza che però non ha visto il giocatore scendere sul terreno di gioco.

Ora arriva una clamorosa rivelazione sull’infortunio di Pogba. Che non sarebbe in realtà fisico e muscolare, come si racconta da tempo. Ma un problema di ben più difficile risoluzione.

“Infortunio Pogba? No, è un blocco psicologico”

(Photo by ISABELLA BONOTTO/AFP via Getty Images)

A sapere le reali condizioni di Pogba è Massimo Brambati. Ex calciatore di Torino e Bari – tra le altre – ed attuale procuratore sportivo ha parlato a Tuttomercatoweb sul rientro del calciatore e sul percorso di recupero che sta seguendo il calciatore: “La risposta di Allegri su Pogba data ai media ha un senso. Mi dicono che l’infortunio muscolare non c’è mai stato, se lo sono inventato perché ha un infortunio psicologico“.

Brambati spiega la reale situazione: “Quando spinge ha talmente paura ad andare oltre la soglia che si blocca. Ha un blocco psicologico e adesso continuerà a non giocare finché non risolverà questo problema”. L’agente è sicuro delle sue affermazioni e rivela: “Confermo, mi è stato detto da qualcuno, da una fonte. Allegri dice che non sa quando rigiocherà e questo mi ha insospettito. Se è muscolare a un certo punto rientri, invece se dice così è perché c’è dell’altro”. Se la situazione fosse davvero confermata, le difficoltà verso il rientro in campo aumenterebbero e non poco.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni