Infortuni Juventus

Pjanic fuori 3-4 settimane: lo annuncia il medico della Bosnia

Miralem Pjanic non tornerà in campo con la Juventus dopo la sosta, bensì a fine ottobre. È quanto sostiene il medico della nazionale bosniaca, dottor Reuf Karabeg, che si è messo in contatto con i colleghi bianconeri proprio in questi giorni. Pjanic non potrà rispondere alla convocazione della Bosnia e il medico della federazione ha telefonato a Vinovo per informarsi sullo stato di salute dell’ex centrocampista giallorosso.

“Ho parlato con il mio collega della Juve – le parole del dottore riportate dal ‘Corsport’ – , Pjanic ha una lesione di due centimetri al muscolo sopra il ginocchio destro e dovrà restare fermo per 3-4 settimane”.

Una comunicazione che approfondisce il bollettino medico ufficiale della Juventus, che recitava quanto segue: “Il calciatore è stato sottoposto nella mattinata odierna ad accertamenti strumentali a seguito del problema muscolare al quadricipite femorale della coscia destra patito ieri durante il riscaldamento pre gara. Ne è emersa la presenza di una lesione di tipo distrattivo di apparente lieve-media entità. Saranno necessari ulteriori controlli per una migliore definizione prognostica per la ripresa dell’attività”.

Pjanic e il giallo sul recupero

Il club torinese non fa ipotesi di rientro e lo stesso Pjanic in un’intervista di ieri si è detto speranzoso di rientrare dopo la sosta per le nazionali, tra circa 10-15 giorni. In realtà, l’infortunio è un po’ più grave del previsto e lo costringerà a saltare diverse partite. Inoltre, emerge un altro dettaglio importante da questa situazione: nei suoi comunicati sull’infermeria, la Vecchia Signora tende ad essere abbastanza vaga. Basti ricordare i recenti casi di Howedes per il quale si era parlato di affaticamento, ma poi lo stesso difensore tedesco ha ammesso di avere avuto una distrazione, o di Marchisio per il quale la riabilitazione ha chiesto più tempo del previsto.

L’impressione che si ha all’esterno è che la Juventus non voglia dare in pasto ai giornali materiale per realizzare articoli che alimentino polemiche su preparazione atletica e staff medico, fornendo bollettini medici privi di tempi di recupero. Si vogliono evitare insomma, i titoloni con i conteggi degli infortunati, il numero di settimane o mesi di stop e così via.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni