Interviste

Pirlo: “Chiellini non è ancora pronto, gioca Bonucci, Ronaldo in panca”

Le parole di Andrea Pirlo in conferenza stampa alla vigilia di Spezia-Juventus

Andrea Pirlo conferma il rientro di Cristiano Ronaldo alla vigilia di Spezia-Juventus. “È andato tutto bene – esordisce in conferenza stampa il tecnico bianconero – stamattina è arrivata la negatività del secondo tampone. Cristiano si è allenato individualmente ma sta bene, ha voglia di rimettersi con i compagni e partirà con la squadra”. Insomma, dopo 17 giorni di allenamenti individuali in casa, CR7 ha ripreso confidenza col pallone, seppur senza potersi allenare con la squadra e per domani è a disposizione, ma per la panchina. “Non credo che partirà dall’inizio, è importante averlo con la squadra. Vedremo come starà domani e in settimana. Si è allenato a casa – prosegue il “Maestro” – non è lo stesso che allenarsi sul campo, ma è talmente importante che lo portiamo con noi anche a Cesena”.

Recuperato Ronaldo, Pirlo dovrà ancora attendere per poter schierare de Ligt, che però sta già partecipando alle partitelle con i compagni. “Deve aspettare ancora una settimana, purtroppo – rivela l’allenatore – L’ortopedico gli ha dato una settimana di stop, sta andando tutto bene, fin troppo bene, ma per essere sicuro ha detto di aspettare ancora una settimana”. Niente da fare nemmeno per Chiellini, che sarà preservato per la Champions. Tocca ancora a Bonucci: “Ieri ha lavorato a parte, oggi con la squadra. Ci sarà. Chiellini non è convocato, invece, continua a lavorare a parte. Sta bene, ma continua il suo recupero”.

Di sicuro, chiunque scenderà in campo, domani a Cesena contro lo Spezia dovrà portare a casa i tre punti e senza sottovalutare un avversario che fin qui ha dato del filo da torcere un po’ a tutti. “Lo Spezia ha un allenatore che conosco – dice Pirlo di Vincenzo Italiano – abbiamo fatto il corso allenatori insieme, so che tipo di squadra imposta e come la vuol far giocare”.

Pirlo: “Ci manca solidità nel recupero palla”

Dopo la sconfitta col Barcellona, Pirlo è finito di nuovo nel mirino della critica: c’è chi dice che non abbia esperienza e di conseguenza la sua Juve non abbia solidità. “Manca un po’ di reattività nel recupero della palla, nella fase difensiva siamo la squadra che ha subito meno gol dopo il Napoli – replica – però se si vuole fare un gioco offensivo è normale che puoi avere qualche rischio di più in fase difensiva, vogliamo proporre un gioco più offensivo quindi è normale che in qualche partita si possa subire qualche occasione in più, però è importante proseguire su questa strada e migliorare giorno dopo giorno per cercare di trovare l’assetto migliore”.

Il centrocampo è sembrato fin qui il reparto maggiormente in difficoltà. Pirlo chiede tempo per oliare i meccanismi: “Ci vuole amalgama tra giocatori nuovi o che hanno giocato poco insieme. Ci vuole tempo per capirsi e trovarsi. Poi sul fatto della riaggressione ci stiamo lavorando – ammette – è una cosa che i giocatori devono avere ben in testa, deve scattare in testa che appena si perde la palla ci deve essere un’aggressione immediata che facilita il lavoro di difensori e centrocampisti”.

Non c’è un problema Dybala

In attacco potrebbe esserci qualche cambio rispetto alle ultime uscite, ma le condizioni precarie di alcuni calciatori non danno tanta libertà di movimento. “Qualcuno magari ha fatto tante partite di fila e può recuperare – sottolinea Pirlo – Anche Ramsey, per esempio, non è ancora al meglio dopo la partita di Kiev quindi è al 50% ma viene. Gli altri hanno giocato tanto in questo periodo in cui non c’era Ronaldo, magari devono riposare, ma ora devono giocare per forza. Rinnovo di Dybala un problema? No, è solo una questione fisica. Ve l’ho sempre detto che non era al 100%. La prima dopo il rientro la fai sempre bene, la seconda magari ti arriva un po’ di stanchezza ed è più difficile. Ha bisogno di allenarsi, giocare e trovare il ritmo. Non penso che quando uno entra in campo pensi al mercato, ma solo a fare bene. E lui ha in mente solo questo per la Juve”.

Infine, una battuta sulle critiche, che Pirlo ribadisce di non avvertire minimamente: “Pressioni? Non sono sorpreso, lo era da calciatore e lo è adesso. Ho giocato per 20 e sono sempre stato sotto i riflettori, con pressioni e responsabilità da mettere in campo. Non mi sorprende, anzi, mi fa venir voglia di fare sempre meglio e fare quello che ho in testa. Quello che succede e quello che si può dire sui giornali va di pari passo con ciò che succede in campo. Ma io sono tranquillo – conclude – continuerò a fare il mio lavoro fino in fondo”.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni