Pensaci, Arturo, pensaci!

Avevo intenzione di scrivere qualcosa su di te, Arturo. Un articolo un po’ romanzato sulla tua vicenda in bianconero, chissà, magari da come sei arrivato in casa Juve a come rischi di andartene. Oppure un editoriale sulla tua importanza nell’arco di questi tre anni, rimarcando allo stesso tempo il ruolo, di primo piano, che potresti ricoprire in futuro. Eppure sai che c’è, Arturo? Ultimamente circolano su di te un sacco di voci. Su quel che farai a settembre, sulla tua destinazione. C’è chi ti vuole a Torino, felice e ritrovato, dopo un’estate alquanto movimentata. Chi a Manchester, indiavolato e ricoperto d’oro, con indosso la 7 che fu di Cantona, Beckham e Ronaldo. E chi a Jakarta, indeciso ed afflitto, impotente dinanzi all’ingordigia del nuovo mercato europeo.\r\n\r\nAh, quante ne sono state scritte in questi ultimi mesi! Soprattutto dopo la fine del campionato, in quei vittoriosi giorni di maggio, che ti hanno visto prendere posizioni sempre più dubbiose e titubanti. “Il mio futuro? Ci penserò dopo il mondiale. (Adesso sono concentrato su quello)” rispondevi a chi ti punzecchiava con le classiche domande di sorta. E il povero Marotta, dal canto suo, cercava di rattoppare la situazione coi metodi convenzionali, rassicurando i tifosi già impauriti e placando, momentaneamente, un mare di parole troppo esagitato. Real, Bayern, Chelsea, Liverpool, Manchester, la corte delle regine facoltose pronte ad assicurarsi le tue prestazioni. Trofei, successi e contratti a doppie cifre le tentazioni di cui si servivano per convincerti ad accettare. Hai resistito, volente o nolente, alle offerte più allettanti, nonostante i giornali d’oltremanica ti dessero ormai destinato a nuovi percorsi. Gli sarebbe piaciuto, aggiungo io. Ma malgrado tutto, con questi pericolosi chiari di luna, c’è poco da star sereni e cantar vittoria. Perché se una volta successe con Zidane, così può riaccadere con Vidal.\r\n\r\nLa storia, si sa, spesso si ripete. E tu, di questa evenienza, ne sei consapevole. Però ascolta questo consiglio e cerca di farne tesoro. Una piazza così esigente e desiderosa di primeggiare, non potrà accettare una tua defezione. Soprattutto dopo averti accolto e coccolato come un prestigioso gioiellino, rendendoti orgoglio e bandiera della tifoseria. Nessuno ti darà del traditore, certo, ma sarà difficile approvare la tua scelta. Anche perché dopo quel tragico 15 luglio, la Vecchia Signora si è ritrovata vedova. E perdere un guerriero come te, dopo l’addio del Condottiero, sarebbe una mancanza troppo grave. Ti senti davvero così sicuro di lasciare la regina d’Italia sola, sprovveduta ed in balia del nemico?

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Pubblicato da
Alberto Zamboni