Pedro-Pedro-Pe: ah, ma non sei te I tutti lo confondono col laziale ex blaugrana I Che flop in viola, ma ecco dove è risbucato

Pedro
Pedro (Lapresse) – Jmania.it

Era arrivato in Italia come un potenziale crack del calcio mondiale, e invece ha finito per essere l’omonimo del fuoriclasse laziale.

Alla fine, la Fiorentina è riuscita a convincere Stefano Pioli a tornare sulla panchina dei Viola a distanza di oltre dieci anni dall’ultima volta.

Una notizia che ha rasserenata i tifosi, sia perché parliamo di un tecnico di caratura internazionale in grado negli scorsi anni di vincere uno scudetto da underdog con il Milan per poi finire in Arabia Saudita ad allenare una leggenda come Cristiano Ronaldo, sia perché era fondamentale non perdere troppo tempo per individuare il nuovo tecnico. Non bisogna infatti dimenticare che Cardinale e la sua dirigenza si sono ritrovati a gestire una situazione molto complicata.

Le dimissioni di Palladino sono infatti arrivate come un fulmine a ciel sereno: il tecnico aveva infatti rinnovato con i Viola soltanto qualche mese prima, e godeva oltretutto della fiducia assoluta da parte del suo presidente che dopo che il suo addio è diventato ufficiale non ha esitato a definirlo come un figlio per lui.

Difficile capire cosa abbia spinto il tecnico a questa decisione, anche se bisogna anche ricordare come il suo rapporto con la tifoseria sia stato conflittuale fin dall’inizio, con Palladino che è stato durante l’anno sempre e comunque oggetto di feroci critiche da parte della curva Viola.

Le improvvise dimissioni di Palladino

E forse, sentendo di non avere più l’appoggio della piazza, che non gli ha perdonato il pessimo finale di stagione, Palladino ha capito che non c’erano più le condizioni per continuare. E così la dirigenza fiorentina si è trovata di fronte a un’emergenza che andava risolta al più presto e che ha infine portato a Pioli.

L’allenatore italiano arriva carico di motivazioni e voglia di fare bene, ma è anche importante adesso che la Fiorentina faccia un mercato funzionale che permetta di colmare alcune lacune in rosa. Non avendo il budget delle big, sarà poi fondamentale puntare su giovani talenti, nella speranza che possa diventare dei top player con la maglia dei Viola.

Pedro Dos Santos
Pedro Dos Santos (Lapresse) – Jmania.it

Da potenziale crack a semplice omonimo del fuoriclasse della Lazio

Certo, non sempre questo accade, come dimostra la carriera di Pedro Dos Santos, arrivato a Firenze alcuni anni fa come un potenziale crack, e che invece si è rivelato un flop sotto ogni punto di vista, al punto da tornare qualche anno dopo a giocare in Brasile per il Flamenco con cui ha disputato il Mondiale per Club.

Pedro prometteva di poter diventare uno dei migliori attaccanti al mondo, e invece resterà per tutti l’omonimo del fuoriclasse che ha giocato prima nel Barcellona e poi nella Lazio e che nonostante i suoi quasi 40 anni, è ancora a disposizione di Sarri per la prossima stagione, dopo aver vissuto da protagonista quella appena conclusa.