Paulo Dybala: la scheda tecnica

Paulo Dybala è un giocatore della Juventus: si attende solo l’ufficialità, ma dopo aver trovato l’intesa con il Palermo sulla base di 40 milioni totali (28 di fisso più 8 di bonus e 4 sotto forma di due contropartite tecniche), il dg bianconero Beppe Marotta ha incontrato e chiuso la trattativa con l’agente Paolo Triulzi. Dybala firmerà un contratto di cinque anni con uno stipendio da 2,2 milioni più bonus a salire fino ad un massimo di 2,6 milioni. Battuta la concorrenza di Mlian, Inter, Roma (in Italia), Chelsea, Arsenal e Paris Saint Germain all’estero.

BIOGRAFIA

Paulo Bruno Exequiel Dybala nasce a Laguna Larga il 15 novembre del 1993. Cresce calcisticamente nel club dell’Instituto de Cordoba con il quale effettua tutta la trafila delle giovanili fino alla prima squadra (Primera B Nacional) dal 2003 all’estate del 2012, quando il Palermo lo acquista per 12 milioni di euro. Il nonno Boleslaw era polacco mentre la nonna materna italiana: per tal motivo, oltre al passaporto argentino, dispone anche di quello polacco e italiano, anche se ha già fatto sapere di voler giocare con la nazionale del suo Paese d’origine. Le sue gesta con le giovanili dell’Instituto, gli fanno meritare il soprannome di “La Joya”, “il gioiello”, mentre a Palermo lo chiameranno “u picciriddu”, ossia “il bambino”. Con la maglia dei rosanero è esploso lo scorso anno in Serie B, confermandosi nella prima parte dell’attuale stagione di Serie A, ma calando vistosamente nel girone di ritorno. Con la maglia del Palermo ha collezionato 88 presenze totali e 21 reti.

CARATTERITICHE E PROSPETTIVE

Paulo Dybala è una seconda punta di piede mancino che fa della tecnica e della rapidità le sue caratteristiche migliori. Gli addetti ai lavori lo hanno già paragonato ai connazionali Aguero e Pastore, ma negli ultimi tempi in molti ne hanno parlato come l’erede naturale di Carlos Tevez. Proprio per affiancarlo all’Apache, del quale dovrà raccoglierne l’eredità, la Juve ha deciso di ingaggiarlo con uno sforzo economico importante. Micidiale nel dribbling e in fase di ripartenza, si difende molto bene anche di testa, preferisce partire dalla fascia destra (per rientrare e calciare di sinistro) ed è in grado di servire preziosi assist ai compagni di reparto, ma deve cresce a ancora molto a livello tattico e sotto l’aspetto della continuità. Allenarsi con campioni del calibro di Tevez, Vidal e compagnia, non potrà che fargli bene, considerato che ha solo 22 anni.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni