Editoriali

Le parole di Arrivabene su Dybala e de Ligt fanno riflettere

L’amministratore delegato della Juventus invita indirettamente i due giocatori ad assumersi le loro responsabilità

Sono delle vere e proprie bordate quelle tirate ieri sera da Maurizio Arrivabene poco prima di Juventus-Cagliari. Il nuovo amministratore della Juventus, punzecchiato sui casi spinosi di mercato, ha risposto così ai microfoni di DAZN: “L’attaccamento alla maglia da parte di molti giocatori è in misura minore dell’attaccamento che hanno per i loro procuratori. Dybala è il numero 10 della Juve, De Ligt è un grande giocatore, loro devono fare il loro lavoro e noi facciamo il nostro. I rapporti sono sereni, ma è facile parlare di attaccamento alla maglia, loro, come tutti, devono dimostrare attaccamento alla maglia in campo. I rapporti sono assolutamente sereni e quando sarà il momento parleremo anche con loro, come con tutti gli altri”.

Arrivabene e il “non” agente di Dybala

Inutile girarci attorno, sono segnali inequivocabili verso le due direzioni che stanno rappresentando i due casi spinosi del momento. Per Paulo Dybala si dice sia tutto fatto da ottobre per il rinnovo, ma lo stesso non può essere perfezionato poiché chi lo rappresenta, Jorge Antun, non è un agente riconosciuto dalle istituzioni sportive italiane. Da qui i continui slittamenti e ora si attendono novità in vista di gennaio. Certo è che fa specie l’ultima dichiarazione del numero 10 bianconero risalente al 5 dicembre, dopo Juve-Genoa: “Ora la Juve ha altre cose da risolvere, il rinnovo può aspettare. Ci sono altre cose più importanti”. Perché fare queste dichiarazioni se il problema per l’annuncio non è la Juventus impegnata in altre questioni, ma il suo agente che al momento non è ancora un agente? Arrivabene ha mandato un segnale in questo senso? Ovvero, Dybala pensi di più alla Juventus e firmi il rinnovo senza tentare di agevolare chi ne cura gli interessi anche a costo di continuare a rinviare la firma?

De Ligt vuole andare via? Lo dica

Quanto a Matthijs de Ligt, invece, quello di Arrivabene lo possiamo leggere come un voler portare allo scoperto il difensore centrale olandese. Mino Raiola nei giorni scorsi ha dichiarato che l’ex Ajax sia pronto a fare un altro step cambiando squadra e che sia lo stesso calciatore a pensarla così. Bene, de Ligt vuole andare via? Al momento ha ancora due anni e mezzo di contratto, basta chiedere la cessione ufficialmente e le parti si siederanno ad un tavolo per trovare una soluzione che accontenti tutti.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni