Palermo-Juventus, Pepe: “Titolare? Sono pronto”

Simone Pepe è stato decisivo contro il Sassuolo e si candida ad una maglia da titolare in Palermo-Juventus. I bianconeri sono tornati oggi al lavoro in vista dell’anticipo della 27.a giornata di Serie A, in programma sabato sera, e Pepe vede salire vertiginosamente le sue quotazioni. Allegri, infatti, dovrebbe fare un ampio turnover in vista del ritorno degli ottavi di Champions League contro il Borussia Dortmund di mercoledì prossimo. Tornando per un attimo all’assist fornito lunedì sera a Pogba, Pepe racconta:\r\n

Ero in corsa e ho visto Tevez dall’altra parte del campo – dice a ‘Sky Sport’ – Volevo servire lui, ma Paul è arrivato da dietro e, quando ha preso il pallone, ho pensato che controllarlo era difficile e che se lo sarebbe allungato, invece è stato bravissimo e ha segnato un gran goal.

\r\nOrmai alle spalle i gravi infortuni che lo hanno tenuto lontano dai campi di gioco per quasi due campionati interi, Simone Pepe si sente pronto per riprendersi una maglia da titolare:\r\n

Mi alleno da otto mesi, non potrei non essere pronto. Mi sento bene – continua – , le gambe stanno tornando quelle di una volta e sono a disposizione, come tutti gli altri, pronto a dare il mio contributo. Giocare titolare piacerebbe a tutti, è normale, ma l’importante è che il mister sappia che può contare anche su chi è in panchina, com’è accaduto nell’ultima partita.

\r\nIn scadenza di contratto a giugno, l’esterno romano non sa ancora quale sarà il suo futuro. Ad ogni modo, non è il momento di pensare al contratto, i prossimi impegni decideranno le sorti della stagione e Pepe lo sa bene:\r\n

Dovremo tenere alta la concentrazione, perché il Palermo non perde in casa da molte partite e perché dobbiamo cercare di allungare ancora sulla Roma. Il Borussia? Prima dell’andata avevo detto ‘Che Dio ce la mandi buona’, ma era un modo di dire, perché quando si incontrano squadre così forti serve anche fortuna. Sarà una partita imprevedibile, perché loro, come noi, giocano a viso aperto e, come noi, hanno ottimi elementi. E’ forse – conclude – la sfida degli ottavi con più incognite.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni